Rassegna stampa Tp, Le dichiarazioni shock di Berlusconi su Mussolini, le indagini su Mps
La rassegna stampa odierna apre con le polemiche suscitate ieri da una dichiarazione shock di Silvio Berlusconi. Nella Giornata della Memoria delle vittime del nazismo e dell’Olocausto l’ex premier ha dichiarato: “Il fatto delle leggi razziali è la peggior colpa di un leader, Mussolini, che, per tanti altri versi, invece, aveva fatto bene”. Il commento ha provocato un’ondata di proteste soprattutto dalla comunità ebraica. “Parole superficiali ed inopportune destituite di senso morale e di fondamento storico” ha dichiarato Renzo Gattegna, presidente delle Comunità ebraiche italiane. Casini: “Ha detto una sciocchezza immane”, Bersani: “Indecente”. Nel tardo pomeriggio il leader del Pdl ha corretto il tiro: “Condanno sempre le dittature. Io amico storico di Israele”. Il Messaggero e La Stampa concordano, le parole del Cav sono una mossa per avvicinare l’elettorato della destra radicale. Il Corriere scrive: “Quando la storia si fa con le battute”. Per Repubblica le parole del Cav sono “il marketing di un clown” che “andrebbe espulso dall’Europa”. Unità commenta “le parole di Berlusconi sono subcultura reazionaria”. Sempre L’Unità scrive: “Le dichiarazioni del Cav. svelano le gravi illusioni di Monti di poter fare del Pdl un interlocutore affidabile dopo il voto”. Diversa l’interpretazione de Il Tempo: “Berlusconi è un bersaglio facile, ma la notizia di Monti contestato in Emilia dove è?”.
[ad]La rassegna stampa del Tp si occupa anche del caso derivati che ha coinvolto il Monte Paschi di Siena. A quanto si apprende dalle indagini in corso, c’era stato un accordo illecito (Corriere) tra gli spagnoli del Banco Santander e gli italiani di Mps per truccare i conti e far salire il prezzo di Antonveneta, all’epoca della sua vendita. Repubblica rivela: “Istruttoria Bankitalia per capire se basta il Monti bond e domani vertice Visco-Grilli”. L’Unità dà “fiducia all’attuale presidente di Mps, Profumo”. Il Giornale invita Bersani a “sbranare” i “compagni di partito padroni di Mps”. Sergio Rizzo sul Corriere denuncia “la strana anomalia di debiti e amicizie all’interno della Fondazione”.