Fact checking di Pagella Politica: Grillo sul debito, la disoccupazione e la produzione industriale
Beppe Grillo ha dichiarato: “Dopo più di un anno Rigor Montis ha tradito ogni promessa, il debito pubblico è aumentato di 100 miliardi nonostante nuove tasse, disoccupazione mai vista dal dopoguerra, prodotto industriale in picchiata”. Pagella Politica ha effettuato il fact checking della dichiarazione di Grillo e si è espressa con un “C’eri quasi”.
Nel suo irrituale discorso di fine anno, Beppe Grillo sostiene che una serie di indicatori economici sono peggiorati con il governo Monti. La racconta giusta il leader del Movimento 5 Stelle?
[ad]L’ultimo Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” di Bankitalia a disposizione di Grillo, quando ha pronunciato questo discorso, era quello del 14 dicembre 2012. Nel documento si può osservare (tavola 4) che il debito pubblico ammontava a 2.014.693 milioni di euro, in confronto ai 1.912.389 milioni di euro del novembre 2011 (quando il governo Monti si è insediato). Un aumento pari a 102.304 milioni, perfettamente in linea con quei 100 miliardi citati dal megafono del M5S.
E la disoccupazione? Questa è sì aumentata nei 13 mesi di governo tecnico, ma non siamo di fronte a un livello “mai visto dal dopoguerra”, come denuncia Grillo. Per quanto i dati che abbiamo trovato si fermano al 1983, bastano per confutare la tesi di Grillo, poiché il tasso di 11,1% registrato dall’Istat a fine 2012è “appena” il più alto dal 1998. Nell’intero quadriennio 1995-1998, infatti, il tasso di disoccupazione si è attestato tra l’11,2 e l’11,3% (vedi dati Eurostat).
Per quanto riguarda il prodotto industriale, il suo calo è ormai un tema della campagna elettorale ripreso spesso sia da Bersani che da Giannino. E Grillo? E’ indubbio che il calo sia continuato durante il governo Monti, e per dimostrarlo basta leggere i dati Eurostat sulla produzione industriale indicizzati al 2005 ed elaborati da Pagella Politica nel grafico qui sotto. Al momento dell’insediamento dell’attuale governo, il valore della produzione industriale era circa l’87% del valore 2005. A novembre 2012 (ultimo dato disponibile) tale valore era sceso di sei punti, raggiungendo l’81% circa. Siffatto decremento ha quasi portato i livelli al peggior risultato dal 1990 – quello di inizio 2009, quando, complice la crisi finanziaria, l’indice di produzione industriale era arrivato all’80% dei valori 2005. Come si può vedere molto chiaramente nel grafico, quei mesi possono essere considerati come il periodo in cui l’andamento era effettivamente “in picchiata”. Tuttavia, i dati per il 2011-2012 sono anch’essi indubbiamente negativi, quindi possiamo dare fondamentalmente ragione a Grillo.
Due dati corretti e uno esagerato: “C’eri quasi” per Grillo.
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