Data inizialmente come una delle regioni in bilico per la cosiddetta “lotteria del Senato” nelle ultime settimane, il Piemonte sembra saldamente nelle mani del centro-sinistra.
[ad]Già i rilevamenti fatti da parte di Ipsos per conto del Sole 24 Ore di un mese fa lasciavano intuire un certo vantaggio della coalizione Italia Bene Comune guidata dal PD, che attestandosi al 37,3% distanziava la coalizione di centrodestra di 12 punti percentuali.
Una simile proiezione regalerebbe al Senato 12 seggi alla coalizione di centrosinistra e 5 al centrodestra, con la Lista Monti e il Movimento 5 Stelle a contendersi la terza posizione con rispettivamente il 16,8 e il 12,5 traducibili in 3 e 2 seggi dei 22 disponibili in totale. Da questi dati rimarrebbe fuori dall’assegnazione dei seggi la “lista arancione” di Ingroia ferma al 7%.
Nonostante alcuni sondaggi elettorali abbiano rivelato, negli ultimi giorni, una leggere flessione della coalizione guidata da Bersani,la distanza tra le due maggiori coalizioni rimane comunque di 8,7 punti percentuali.
A fare da contorno restano la Lista Monti al 15,8% e il M5S al 13% mentre Rivoluzione Civile di Ingroia si allontana ulteriormente dalla soglia dell’8% fermandosi al 4,3%.
L’ultimo sondaggio elettorale pubblicato il 29 Gennaio a cura di Tecnè per SKY TG24 conferma, ancora una volta, la flessione del centrosinistra che cala al 32,3% con un centrodestra stabile al 27,7%. La distribuzione dei seggi stavolta è più favorevole alla coalizione di Bersani (rispetto al sondaggio Ipsos precedentemente analizzato) che si aggiudicherebbe 13 seggi contro i 4 assegnati alla coalizione guidata da PDL e Lega. Il sondaggio per Sky “premia” maggiormente la Lista Civica del premier Monti al 17,1% (alla quale andrebbero tre seggi) penalizzando leggermente il Movimento 5 Stelle con un 12,6% (con due seggi assegnati).
Sempre fuori dalla spartizione dei seggi resterebbe la coppia Ingroia-Di Pietro ferma al 5,2%. Un dato interessante che viene evidenziato dall’ultima rilevazione Tecnè è la grandezza della galassia degli incerti e dei potenziali astenuti, che insieme formerebbero una virtuale coalizione maggioritaria con il 37,2%, un dato quest’ultimo decisamente più alto rispetto alle altre regioni del nord Italia.
Alla luce di queste ultime rilevazioni si evidenzia come la seppur stabile maggioranza della coalizione di centrosinistra nella regione Piemonte all’elezione per il Senato della Repubblica si sia nell’ultimo mese assottigliata, fino a dimezzarsi. Se compariamo i dati dei sondaggi di un mese fa con quelli più recenti (con tutte le prudenze del caso, visti i diversi realizzatori) il trend negativo del centrosinistra sembra essere tuttora in corso, mentre appare essersi già esaurita la rimonta della coalizione di Berlusconi. Alla luce di ciò sarà da tenere particolarmente d’occhio nei prossimi giorni il significativo dato degli incerti che potrebbe risultare determinante qualora questa porzione di elettorato dovesse orientarsi in maniera massiccia verso uno schieramento in particolare.
di Michele Berti