Il Lazio non è sicuramente una delle regioni più “ballerine”, ma la doppia partita giocata sia a livello nazionale che regionale merita un punto di osservazione trasversale. Tra Nicola Zingaretti che “immagina” e Francesco Storace che “ci crede”, tra abbracci idilliaci e cinguettii twitterati e infervorati, il gap tra i due risulta netto: 12,5 punti a favore del centrosinistra che rispetto al 2010 ottiene un vantaggio schiacciante. Solo tre anni fa le liste del centrodestra erano attorno al 45%.
Ciò è quanto risulta dal sondaggio condotto dall’Istituto Piepoli, uno scarto minore dello 0,3 da quello rivelato da Euromedia Research e maggiore di 3,7 di quello rilevato da UniFil.
[ad] Sulle intenzioni di voto al Senato rispetto alle regionali, i sondaggi mostrano una distanza meno radicale, ma fortemente significativa. La coalizione guidata da Pierluigi Bersani si attesta al 38,7% mentre il centrodestra capeggiato da Silvio Berlusconi si ferma al 27,5%. Monti con la sua lista Monti per l’Italia porta a casa un 13,4%, Grillo si attesta sul 12,3% e Ingroia si posiziona al 5,2%. Con Termometro Politico potrete continuare a seguire passo passo questa avvincente campagna elettorale anche grazie agli articoli con cui monitoriamo le medie dei sondaggi della settimana in corso. Qui l’ultimo pubblicato sul nostro sito.
L’inversione di rotta elettorale che sta interessando il Lazio è evidente, lo scandalo Polverini ha riversato gli elettori più ideologicamente schierati verso La Destra di Storace, ma i numeri non sono abbastanza alti fa far vacillare la coalizione di centrosinistra, cementata attualmente da un vasto bacino di consensi. Di riflesso, anche per le nazionali gli esiti sembrano abbastanza simili: gli scarti sono significativi e rimonte di questo genere poco probabili.
Staremo a vedere cosa ci riserveranno i giorni a venire, alla luce di nuovi sondaggi e nuovi numeri, del resto fin quando le campagne elettorali sono aperte gli esiti del gioco non sono mai certi.
A cura di Serenella Caravella