Il Risiko delle Regioni: Sicilia-2
Osservando gli ultimi sondaggi disponibili vediamo come in Sicilia la situazione non abbia subito variazioni rilevanti rispetto alla scorsa settimana. Le due coalizioni principali rimangono sostanzialmente in pareggio con, in media, un leggero vantaggio della coalizione di Bersani su quella di Berlusconi (0,5%).
[ad]La campagna elettorale intanto prosegue e, dopo Alfano, sono sbarcati sull’isola anche Bersani e Beppe Grillo. Per il comico genovese la Sicilia è molto importante visto che, dopo il successo delle elezioni regionali, potrebbe rappresentare una delle regioni col migliore risultato elettorale delle prossime elezioni politiche per il MoVimento 5 Stelle.
Rimane invariata la media di consenso della coalizione di Ingroia. Ma negli ultimi giorni il magistrato è stato oggetto di forti critiche da più parti per le sue dichiarazioni su Falcone e Borsellino. Resta da vedere, nelle prossime indagini demoscopiche, se questo penalizzerà Rivoluzione Civile sopratutto in Sicilia, regione natale dei due magistrati.
In linea con la tendenza generale la coalizione guidata da Monti, che non subisce variazioni di rilievo nonostante continuino le “fughe” di esponenti locali dell’UDC che abbracciano, sull’esempio di Forzese, la lista “Il megafono” di Rosario Crocetta presidente della Regione Sicilia. Queste defezioni potrebbero erodere parte del consenso della coalizione di Monti in favore del Partito Democratico e dei suoi alleati. Verificheremo tale ipotesi nei giorni a venire.
Alla luce dei dati disponibili sembra, quindi, che la situazione sia per il momento cristallizzata, ma a fronte del 40,6% di elettori indecisi le sorprese potrebbero fioccare. In Sicilia come in tutta Italia.
A cura di Mirko Doto