Il Risiko delle Regioni: Campania – 2

Guardando agli ultimi sondaggi un dato salta subito all’occhio: rispetto alla settimana scorsa le due principali coalizioni, quella di centrosinistra e quella di centrodestra, hanno perso circa un punto percentuale in Campania. Guadagnano qualcosa le liste Con Monti per l’Italia (+0,9%) e il Movimento cinque stelle (+1,0%). Rivoluzione civile rimane sostanzialmente stabile al di sotto della soglia di rappresentanza regionale (8%).

[ad]La distanza tra le due principali coalizioni è al 3,6% (+0,1%), con differenze importanti tra un sondaggio e l’altro (tra 4,2% e il 2,6%).

Rimane ancora molto alto l’area del non voto. La coalizione di centrosinistra è da sempre in vantaggio, ma possiamo dire che ci troviamo di fronte ad un astensionismo asimmetrico, che punisce la coalizione di Berlusconi. È dunque possibile che i voti degli attuali incerti possano andare a beneficio di quest’ultima, facendo così perdere la Campania al centrosinistra e il premio ad essa connessa (in totale 16 seggi), fondamentale insieme a quello di altre regioni in bilico per avere la maggioranza al Senato. Per questo Berlusconi ha messo in agenda ben due comizi nella regione campana. Il Cavaliere è fiducioso rispetto ad una possibile rimonta, grazie anche all’esclusione dalle liste del Pdl di esponenti compromessi, come per esempio quella di Nicola Cosentino.

Anche tutti gli altri leader hanno iniziato in questi giorni il loro tour nella regione del Mezzogiorno. Grillo è stato il primo martedì 22 gennaio. Mercoledì 30 è stata la volta di Bersani, venerdì 1 febbraio quella del premier uscente Monti, e sabato 2 quella di Ingroia.

 

Camilla Ferrandi