Berlusconi a venti giorni dal voto
Berlusconi e la maratona mediatica. Berlusconi e la serata da mattatore ospite di Michele Santoro. L’attesa, fatta salire, per l’acquisto di Balotelli al Milan. Attesa ricambiata ieri da una doppietta all’esordio in maglia rossonera contro l’Udinese. Politica. Nuova attesa per la voce, fatta correre, di una proposta che avrebbe sorpreso tutti. Restituzione. Anzi. Risarcimento agli italiani per l’Imu sulla prima casa.
[ad] Oggi dagli studi di La7. Altro annuncio. Sì alla possibilità di condono tombale. Sono solo alcune delle fasi salienti della campagna elettorale di Silvio Berlusconi. L’intensità è già alta. Ed è destinata a crescere. All’uscita dagli studi televisivi di La7 questa mattina Berlusconi ha dichiarato ai giornalisti di avere “ancora diverse cartucce da sparare”. Partendo dall’obiettivo di recuperare i voti del Popolo della Libertà del 2008, Berlusconi ha aggiunto: “devo semplicemente avere la possibilità di un canale di comunicazione con loro per farli tornare a casa”. Recuperare voti. A tutti i costi. In ogni modo.
Termometro Politico segue e monitora settimana per settimana l’andamento dei sondaggi. Con uno speciale tutto dedicato alla media dei sondaggi della settimana. Ma, numeri a parte, c’è da prendere atto di come e quanto Berlusconi sia tornato al centro della scena pubblica. Già nel 2006, contro Prodi, aveva dato prova di quanto la campagna elettorale fosse congeniale al suo schema di comunicazione. Gioca su più fronti. Il calcio, la politica, le tasse, la giustizia. Adora il mezzo televisivo. Tra tutti, è il mezzo che conosce meglio.
Alle prossime elezioni politiche mancano venti giorni esatti. Sinora a contrastare le uscite di Berlusconi c’è quasi sempre Monti. Meno presenti gli altri contendenti. Bersani comunica l’idea di prenderlo molto poco sul serio. E lo dà a vedere.
C’è ancora un altro aspetto interessante della campagna elettorale in corso. Berlusconi, in maniera non molto diversa da Beppe Grillo, si muove contro tutto e tutti. Le sue mosse hanno la finalità di prendere le distanze da chi ha governato il Paese. Pur essendo stato più volte Presidente del Consiglio. Nessuno dei due è candidato premier, Da Beppe Grillo lo differenzia la scelta dei mezzi di comunicazione. Beppe Grillo gira le piazze col suo “tsunami tour” muovendosi bene sul web e puntando ad essere rilanciato dal mezzo televisivo.
Nella pratica entrambi puntano ad un elettorato che risponda d’istinto alle loro proposte. Ed è per questo motivo che vorranno dare negli ultimi venti giorni il tutto per tutto. Con nuovi colpi-di-teatro.