Sondaggio Ispo: forte calo di Monti, a rischio l’Udc

Pubblicato il 6 Febbraio 2013 alle 10:45 Autore: Giuseppe Colasanto

Tra i sondaggi elettorali più attesi della settimana, sicuramente va considerato il sondaggio Ispo che Renato Mannheimer ha presentato ieri sera durante la puntata di Porta a Porta.

I dati che il sondaggio Ispo ci presenta ci portano a fare delle considerazioni non solo sulla sfida tra Bersani e Berlusconi, ma anche a proposito delle terze forze in campo.

Per quanto riguarda la sfida al vertice, anche Ispo segnala un calo costante della coalizione guidata da Bersani, che mantiene un vantaggio di 5 punti percentuali sul Cavaliere. In particolare, si segnala come il Pd sia sceso sotto quota 30%, per la prima volta da novembre (periodo di forte ascesa per i democratici grazie alla popolarità delle primarie) e che anche Vendola sia in lieve flessione, trovandosi comunque sopra quota 4%. Nel centrodestra, è il Pdl a superare l’asticella del 20% (ma non grazie alla proposta shock dell’ex premier, ancora non computabile nei sondaggi elettorali). Sostanzialmente stabile la Lega, in lieve flessione sia la Destra che Fratelli d’Italia (formazioni che concorreranno per i seggi destinati al “miglior perdente” della coalizione).

Pdl 21,2
Lega Nord 5,2
La Destra 1,4
FdI 1,5
Altri Cdx 0,5
Totale Cdx 29,8
Pd 29,9
Sel 4,2
CD 0,8
Totale Csx 34,9
Lista Monti 9,5
Udc 2
Fli 1
Totale CxM 12,5
M5S 16,4
RC Ingroia 3,9
FiD Giannino 1
Amnistia 0,8
Altri 0,7
Astenuti/Indecisi 27,4

Dicevamo delle terze forze. Nel sondaggio Ispo, il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo è ancora in crescita, segno che lo Tsunami Tour sta sortendo effetti molto più positivi delle “parlamentarie” tenutesi sul web. Il M5S è tornato al 16% (abbondante), superando il centro di Monti. Stando al sondaggio Ispo, per il Premier uscente l’ultima settimana non è stata positiva, essendo la sua coalizione scesa al 12,5%. Il calo di due punti è totalmente imputabile all‘UdC di Casini, che ormai veleggia appena sopra la soglia di sbarramento (se scendesse, sarebbe Fli a non avere eletti). Questo fatto – se confermato in altri sondaggi elettorali – potrebbe portare ad un cambio di strategia dei due leader Casini e Fini, per non vedere il proprio elettorato risucchiato completamente dalla lista civica di Mario Monti. Non solo: la stessa coalizione potrebbe essere a rischio seggi, considerando la soglia minima del 10% alla Camera. L’eventualità che la coalizione di Monti scenda sotto quota 10% ci sembra in realtà molto improbabile, ma va comunque segnalata. Ad ogni modo, la stessa formazione dovrebbe essere sicura di ottenere seggi al Senato, dove si presenta come lista e dove quindi deve superare una soglia dell’8% su base regionale. Per Casini, quindi, il seggio non sarà un problema.

Per quanto riguarda gli altri candidati, il sondaggio Ispo ci segnala come sia Giannino che Ingroia siano in calo questa settimana, e che nessuno dei due avrebbe seggi alla Camera.