Terzo Sondaggio Tp/FanPage: risale il Pd, calano Grillo e Ingroia

Pubblicato il 8 Febbraio 2013 alle 10:21 Autore: Giuseppe Colasanto

Il terzo sondaggio Tp/Fanpage ci consegna alcuni dati in controtendenza quando mancano ormai poco più di due settimane al voto. La nostra rilevazione – condotta con metodo CAWI dal 4 all’8 febbraio – infatti mostra un consenso in lievissimo aumento della coalizione di centrodestra ed un avanzamento un po’ più consistente, dopo molte settimane negative, della coalizione guidata da Bersani. Si allargano così le distanze tra le due principali coalizioni, mentre le terze forze vedono cali seppur limitati (come nel caso del M5S e di Rivoluzione Civile) o sostanziali stabilità (come nel caso di Monti e della formazione di Oscar Giannino).

[ad]Andando con ordine, notiamo innanzitutto la crescita dei consensi per il centrosinistra: dopo diverse settimane tribolate – con il ritorno di Berlusconi, l’addio di alcuni renziani, il caso Mps – il Pd torna a salire e si riavvicina a quota 30%, guadagnando quasi un punto rispetto alla settimana passata. Rimangono stabili invece i suoi alleati, Vendola, Tabacci e gli altri minori.

 

Nel centrodestra non sembra avere influssi positivi la proposta shock di Berlusconi, dal momento che il suo Pdl cresce solo di due decimi di punto, ma nel complesso anche questa coalizione guadagna circa mezzo punto percentuale: crescono infatti di pochi decimi anche gli alleati della Lega e de La Destra.

Il centro di Mario Monti rimane stabile poco sotto il 15%, confermando sostanzialmente anche la distribuzione dei consensi tra le liste della coalizione, e rimane stabile anche Fermare il Declino che si conferma al 3% delle preferenze degli italiani. Un ottimo risultato per la lista Giannino, ma che non gli consentirà di giungere in Parlamento nella prossima legislatura.

Le formazioni in calo sono invece quelle di Grillo ed Ingroia. Il Movimento 5 Stelle rispetto alla settimana passata perde 7 decimi di punto, confermandosi però la terza forza del Paese dietro Pd e Pdl, mentre Rivoluzione Civile vede svanire 8 decimi di punto, riavvicinandosi pericolosamente alla soglia del 4%.

Con questi dati, abbiamo realizzato delle proiezioni per la distribuzione dei seggi in Senato ed alla Camera.

Per quanto riguarda la Camera, il premio di maggioranza consentirà al centrosinistra di Bersani di ottenere 347 seggi (comprensivi delle circoscrizioni estere), di cui 297 al Pd, 3 all’SVP, 39 a Sel e 8 al Centro Democratico; il Centrodestra di Berlusconi e Maroni conquisterebbe invece 128 seggi (92 al Pdl, 20 alla Lega, 10 ai Fratelli d’Italia di Meloni, Crosetto e La Russa, e 6 alla Destra di Storace); 69 seggi andrebbero alla coalizione di Monti, con Scelta Civica a far la parte del leone con 47 seggi e le formazioni di Casini e Fini (rispettivamente 17 e 5) ridotte ad un ruolo ancillare; il Movimento 5 Stelle otterrebbe ad oggi 67 seggi, mentre 19 sarebbero gli eletti in quota Rivoluzione Civile.

Discorso diverso al Senato, dove il centrosinistra non sarebbe autonomo e dove l’alleanza Pdl-Lega otterrebbe dei senatori in più vincendo alcune delle regioni in bilico (Sicilia, Veneto e Lombardia).

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L'autore: Giuseppe Colasanto