Le stazioni di rilevamento meteorologico fibrillano in vista del secondo fine settimana di maggio, quando ci saranno le elezioni comunali a Torino, Milano, Bologna e Napoli.
[ad]A Torino, nonostante il riparo offerto dalle Alpi e dalle colline circostanti, si prevede un’isola di calore, fenomeno tipicamente metropolitano che dovrebbe portare le colonnine di mercurio oltre i 50 gradi. Una misurazione svolta tramite centraline telematiche parla di circa 52°, con l’aria fredda che soffia da Arcore non oltre i 33-34 gradi centigradi. Modeste le altre correnti: quelle centrali toccherebbero i 6-7 gradi, mentre i turbinii di protesta, già protagonisti in occasione delle Regionali dello scorso anno, si fermerebbero tra i 3 e i 4.
Situazione fluida a Milano, dove un istituto previsionale tra i più prestigiosi del mondo osserva, dalla sua sede italiana, una battaglia all’ultimo grado (43 contro 42). Se le stime verranno confermate (altre agenzie rilevano temperature più calde dalle parti del comitato elettorale di Letizia Moratti e Eurometeo Research calcola 50° gradi e oltre), bisognerà tornare a misurare tra un paio di settimane. Quel che è certo è che dalle parti di via Pergolesi, quartier generale dei democratici meneghini, si prevedono 47 gradi.
Molti i numeri usciti sulla sfida di Bologna: nella «Dotta» si torna a votare dopo appena due anni, a causa delle dimissioni del sindaco Flavio Delbono. L’incognita è rappresentata anche qui dalla fatidica soglia dei 50 gradi: un osservatorio triestino, molto attento ai venti di bora, sembra ottimista e prevede addirittura 55°, mentre ben più cauto un altro bollettino elaborato da un prestigioso istituto del Nord Italia di cui ci è giunta voce, che parla di una forchetta di 49-51 gradi, questa volta in aumento nelle ultime settimane. Come è noto il margine d’errore in questo genere di previsioni meteorologiche è più elevato di un punto, dunque la partita appare aperta.
Se qualche mese fa si poteva prevedere un’afa soffocante a Napoli, con temperature bollenti sulle aree al centro e a destra della città, pare che i numeri sfornati nelle ultime settimane possano dare un po’ di speranza allo schieramento che, tra alterne fortune, guida il comune da quasi vent’anni: è quasi certo che bisognerà puntare di nuovo i sensori meteorologici sul capoluogo della Campania tra due settimane, dal momento che nessun istituto registra temperature vicine ai 50 gradi sul centro-destra, semmai inchiodato intorno ai 40 (39, per l’esattezza): l’incognita vera riguarda il campo opposto, dove correnti avverse si sfidano in una lotta serrata all’ultimo centigrado. Al momento si può dire che, a quanto risulta, sembra che i venti che soffiano dal Tribunale siano in lieve svantaggio: 21 nodi contro 22, sostiene una stazione meteorologica non sempre affidabile, a cui eppure spesso appalta le previsioni il sito di informazione più visitato d’Italia.