Napoli: lo storico elettorale
Assieme a Torino, Bologna e Milano, Napoli è uno dei principali Comuni chiamati al voto nel maggio 2011 per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio Comunale
La città arriva al voto dopo una lunga esperienza di governo di centrosinistra, con il duplice mandato di Rosa Russo Iervolino, ma gli scenari politici seguiti alla caduta del Governo Prodi hanno profondamente modificato il DNA della città, consegnando in maniera molto netta le ultime competizioni elettorali al centrodestra. La nascita del Terzo Polo, tuttavia, rischia di scompigliare ancora una volta le carte in tavola, rendendo la votazione del 2011 particolarmente incerta e interessante.
[ad]Anche se ormai il quadro dei candidati, dopo il pasticcio delle primarie del centrosinistra, è ormai da tempo delineato, è importante avere un focus sull’andamento delle coalizioni nel Comune, in particolar modo per tentare di cogliere la portata della separazione del Terzo Polo dal centrodestra e le reazioni che tale divorzio porterà nelle urne.
A questo link è disponibile in formato excel un file contenente i dati riepilogativi delle elezioni tenutesi tra il 2005 ed il 2010 che hanno visto interessato il Comune di Napoli, ad eccezione delle Europee 2009 per le quali non vi era espressione diretta di un candidato e non sono pertanto assimilabili alle competizioni del 2011. Le elezioni politiche 2006 e 2008 sono state conteggiate a causa della fortissima personalizzazione di questo tipo di competizione avutasi nel corso della II Repubblica. I dati sono stati tratti dal servizio elettorale del Comune di Napoli.
Confronto centrodestra-centrosinistra nel Comune di Napoli (2005-2010)
Dal grafico si vede molto chiaramente l’andamento cittadino: Napoli si presenta nel 2005 come città fortemente di centrosinistra, conservando questo status fino al 2006. Dal 2008 la situazione si inverte, il centrosinistra disperde circa venti punti percentuali ed il centrodestra cresce contestualmente di una quindicina, arrivando alla maggioranza assoluta delle preferenze cittadine.
È indubbio che la sovraesposizione mediatica della crisi dei rifiuti durante la campagna elettorale del 2008 sia stata una delle chiavi di volta del successo berlusconiano nel Comune – e in Italia; il mantenimento ed il consolidamento dei sistemi di potere, prima di centrosinistra ed ora di centrodestra, appare tuttavia non essere unicamente legato al voto di opinione.
Nel Mezzogiorno hanno un potere molto rilevante i cosiddetti signori delle tessere, i capibastone, dei veri e propri grandi elettori che muovono migliaia di voti da uno schieramento all’altro posizionandosi con questo o quel partito, e sono pertanto molto corteggiati dalle varie forze politiche indipendentemente dalla bontà delle loro proposte. A questo fenomeno si devono aggiungere le infiltrazioni della criminalità organizzata, della camorra, anch’essa desiderosa di alleati compiacenti nei palazzi del potere: la vicenda Cosentino è ancora memoria fresca nelle menti degli Italiani e dei Napoletani.
Risultati delle coalizioni nella Circoscrizione VII rispetto alla media cittadina (2005-2010)
A questo proposito, desta particolare interesse la 7a municipalità cittadina, Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno: come si vede dal grafico, che mostra le differenze delle principali coalizione rispetto alla media cittadina del medesimo appuntamento elettorale, la municipalità si presenta nel 2005-2006 come favorevole al centrodestra, che qui arriva a racimolare fino al 5% in più della media, e sfavorevole di una cifra analoga per il centrosinistra.
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