Napoli: lo storico elettorale
[ad]Anche se l’afflenza elettorale nel corso degli anni mostra variazioni anche significative del peso di ciascuna circoscrizione, in realtà non vi sono tratti evolutivi degni di nota. Il grafico mostra infatti un andamento a quattro livelli – circoscrizione V, circoscrizione VI, un primo gruppo di circoscrizioni popolose formato da III, IX e X, ed un secondo gruppo di circoscrizioni più piccole comprendente tutte le altre municipalità – che si ripresenta tutto sommato invariato ad ogni appuntamento elettorale.
Rapporto PD-IdV-SEL nel Comune di Napoli (2005-2010)
Molto interessante, infine, è il peso relativo dei principali partiti all’interno delle coalizioni.
Se per il centrodestra, nel caso di Napoli, l’analisi non ha senso a causa dell’assenza della Lega Nord e della sproporzione tra il PdL ed i suoi alleati di turno, il grafico relativo al centrosinistra mostra un andamento in controtendenza rispetto a quello nazionale. Se altrove infatti la quota relativa al PD era in progressivo calo in favore di IdV e soprattutto SEL, a Napoli il PD ha toccato il punto più basso nel 2009 e nel 2010 ha riguadagnato spazio sia rispetto a Di Pietro che rispetto a Vendola. Lungi dall’essere un segnale dello stato di forma del Partito Democratico, il dato è con ogni probabilità riconducibile allo scarso appeal che il candidato alle regionali espresso dal centrosinistra, De Luca, ha avuto verso quel particolare segmento di elettori: i due partiti non hanno infatti avuto alcun incremento in termini di voti assoluti dalla maggiore partecipazione elettorale e dal minor numero di liste civiche.
Al netto dell’effetto-candidato, quindi, la maggioranza assoluta costruita dal centrodestra nel corso degli ultimi anni non sarà in grado di reggere lo tsunami provocato dalla nascita del Terzo Polo, specie in una città come Napoli dove Alleanza Nazionale contava tanto quanto Forza Italia. La forza delle coalizioni non sarà quindi in grado di garantire a nessuno una facile vittoria al primo turno, rendendo il ballottaggio lo scenario più probabile delle consultazioni napoletane del prossimo maggio.
Matteo Patanè