Il Risiko delle Regioni: Sicilia 4
Sicilia. Gli ultimi sondaggi disponibili prima del “black out” del 9 Febbraio ci mostrano una partita ancora aperta. Con le due coalizioni principali separate da 1,2 punti percentuali a favore del centrosinistra.
Comparando, con le dovute cautele, gli ultimi dati con quelli risalenti alla fine di Gennaio, notiamo come la situazione sia rimasta sostanzialmente invariata. Almeno per le due coalizioni che si contendono il premio di maggioranza.
La coalizione di Bersani si rafforza però nell’isola per il doppio successo ottenuto da Rosario Crocetta: i transfughi del movimento per il territorio e di altri schieramenti formano infatti un nuovo gruppo in Regione (Democratici e riformisti per la Sicilia). Sono decisi ad appoggiare la lista del presidente al Senato: Il Megafono. Di cui parla questo articolo pubblicato oggi da Termometro Politico. Oltre a fornire l’agognata maggioranza nell’assemblea regionale.
[ad]Nelle altre coalizioni si notano invece delle fluttuazioni. In calo la coalizione di Monti. Perde quasi 2 punti percentuali ma non demorde. E mobilita importanti nomi della propria area di riferimento. Sono infatti impegnati in Sicilia, negli ultimi giorni, sia Pierferdinando Casini (capolista al Senato per la lista Monti) che Luca Cordero di Montezemolo.
Al contrario la lista guidata da Ingroia è in leggera ripresa. Ed aumentano gli sforzi di Rivoluzione Civile per la campagna elettorale. L’ultimo in ordine cronologico è la presenza di un febbricitante Antonio di Pietro a Palermo che partecipa all’iniziativa col sindaco Leoluca Orlando e Luigi li Gotti (capolista al Senato per Rivoluzione Civile). Nonostante i 39° di febbre.
In rimonta anche il Movimento Cinque Stelle che recupera più di un punto percentuale forse sull’onda dello “tsunami tour” conclusosi recentemente nell’isola.
In diminuzione, infine, la quota degli indecisi. Si assottiglia sempre più, pertanto, la possibilità di “pescare” ulteriori consensi da questa platea, accelerando la corsa all’ultimo voto.