L’obiettivo di questo articolo è conoscere meglio “i primi della lista”, i capi-lista delle più importanti forze in competizione al Senato nella regione Campania.
Sul palcoscenico della politica Berlusconi (Pdl) e Casini (Con Monti per l’Italia) sono protagonisti fissi da circa 20 anni. Elemento in comune: nati e vissuti in regioni del Nord Italia (Lombardia e Emilia-Romagna). Ma non sono le origini territoriali a contare per l’elettorato del Sud, tendenza favorita da una legge elettorale che non solo permette, ma incoraggia le pluricandidature. Berlusconi, leader del centrodestra, è capolista in tutte le regioni, mentre Casini, leader dell’Udc, in Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. Mossa molto astuta da parte dei partiti, che hanno capito a pieno il “giochino” della liberalizzazione delle candidature messa in atto dalla legge 270/2005.
[ad]Per le restanti liste si candidano Rosaria Capacchione (Pd), Sergio Puglia (M5S) e Sergio D’Angelo (Rivoluzione civile). In questo caso abbiamo a che fare con tre campani doc.
Rosaria Capacchione nasce a Napoli nel 1960, giornalista, partecipa alle elezioni europee del 2009 nelle liste del Pd, non riuscendo però ad arrivare al Parlamento Europeo. Conosciuta come cronista giudiziaria del Mattino e per la sua attività contro la camorra, è stata negli anni più volte minacciata di morte e per questo, allo stato attuale, è costretta a vivere sotto scorta. Molti avversari del Pd hanno criticato la sua candidatura, essendo imputata per il presunto reato di calunnia, nell’ambito dell’inchiesta a carico del fratello Salvatore.
Sergio Puglia, classe ’72, è un consulente del lavoro. Ha collaborato con la rivista l’Informatore Pirola de Il sole 24 ore e con l’ ADAPT (Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e le Relazioni Industriali), scrivendo articoli in materia lavoristica.
Infine Sergio D’Angelo (Napoli 1956) rinuncia alla carica di Assessore al Welfare e all’immigrazione della Giunta De Magistris per candidarsi alla carica di Senatore. È stato presidente delle cooperative sociali riunite nella Gesco e portavoce del comitato “il welfare non è un lusso” e di numerose realtà associative per la difesa dei diritti sociali.
Visti gli ultimi sondaggi, l’unica elezione in bilico sembra essere quella del capo-lista di Rivoluzione civile Sergio D’Angelo.