Lombardia. Nel corso della settimana scorsa, sono stati pubblicati ulteriori sondaggi sulle intenzioni di voto degli elettori lombardi per il Senato. Con l’esclusione della rilevazione di Tecné del 6 febbraio, che dà Berlusconi e Bersani perfettamente appaiati, tutti gli altri sondaggi attribuiscono il vantaggio ora all’uno, ora all’altro candidato.
Ad ogni modo, la media finale dei dati vede il centro-destra a meno di un punto di vantaggio sulla coalizione avversaria (0,7%). Differenza molto ridotta, ma che, se confermata dalle urne, sarebbe sufficiente ad attribuire la maggioranza dei seggi in palio a PDL e alleati. La terza lista in gara è il MoVimento 5 Stelle, che stacca di mezzo punto percentuale Scelta Civica.
Il quadro per le elezioni regionali non ha subito grandi cambiamenti.
[ad]Come si nota dall’articolo precedente, la strategia del voto disgiunto parrebbe raccogliere consenso tra i centristi. È chiaro, infatti, che Albertini sia tagliato fuori dalla competizione. Per cui una parte dei suoi elettori potrebbe essere convinta a votare per Ambrosoli.
Se non con piena convinzione, perlomeno in funzione anti-Maroni. Mario Monti in un’intervista a TgCom24, ha comunque chiarito che è Albertini il candidato del suo movimento. Il presidente del consiglio ha anche precisato che le espressioni di sostegno ad Ambrosoli da parte di alcuni candidati di Scelta Civica sono da considerarsi strettamente personali. Tema a cui abbiamo dedicato anche l’articolo che potete rileggere qui.
Dati ISPO dell’8 febbraio, relativi alle intenzioni di voto per le regionali in cinque comuni capoluogo della Lombardia, mostrano il centro-sinistra avanti a Milano e Brescia, ma in ritardo a Bergamo e – in misura ancora più accentuata – a Como e Varese.
Lombardia – Senato della Repubblica
Nicola Rosellini