Sono quattro gli arresti eccellenti della giornata. Giovedì 14 Febbraio. San Valentino.
L’ultimo in ordine di tempo è Alessandro Proto. Finanziere arrestato con l’accusa di manipolazione del mercato e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Proprio oggi si è saputo dell’acquisto da parte di Proto di “Pubblico” testata editoriale fondata da Luca Telese dopo l’uscita dal Fatto Quotidiano.
Altri arresti. Stamattina è stata la volta di Gianluca Baldassarri, ex capo dell’area finanza del Monte dei Paschi di Siena arrestato dalla Guardia di Finanza su richiesta della Procura della Repubblica.
[ad]Con l’accusa di associazione a delinquere, truffa e altri reati nell’ambito dell’inchiesta sul caso derivati che ha coinvolto Mps. Gli inquirenti hanno disposto il fermo per possibile “pericolo di fuga”. Secondo i pm senesi, Baldassari insieme all’ex presidente Mussari e all’ex direttore generale Antonio Vigni siglò un patto con i vertici del Banco Santander per far salire il prezzo dell’acquisto di Antonveneta provocando una plusvalenza di oltre due miliardi di euro.
Altro arresto: Angelo Rizzoli. Arrestato dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma. Ex editore, produttore televisivo e cinematografico. Qui l’accusa è di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per il fallimento di quattro società controllate. Indagata anche la moglie di Rizzoli. Si tratta di Melania De Nichilo: deputata Pdl.
Quarto, tra arresti eccellenti di giornata, Massimo Cellino. Presidente da due decenni del Cagliari Calcio. Imprenditore nel settore della lavorazione dei cereali. Accusato di tentato peculato e falso ideologico. Con lui sono stati arrestati il sindaco di Quartu e l’assessore ai lavori pubblici. L’inchiesta, partita dalla procura di Cagliari, riguarda la ristrutturazione dello stadio della città.
Anche se nessuna di queste vicende tocca in maniera diretta la politica ed i suoi esponenti nazionali è innegabile come a dieci giorni dal voto i quattro arresti della giornata non possano passare inosservati. Gli osservatori si dividono tra coloro che sottolineano la necessità per il Paese di rigenerarsi da corruzione e malaffare e chi dall’altra parte pensa che ci sia da parte della magistratura un uso spropositato della custodia cautelare in carcere.