È tornato a essere lui il protagonista di questa campagna elettorale Silvio Berlusconi. Continua a far gravitare intorno alla sua figura l’attenzione della stampa, polarizzando in maniera estrema gli umori dell’elettorato.
Il Cavaliere continua la sua campagna elettorale tutta all’attacco. Ospite di Agorà su Rai Tre ha commentato le notizie riferite allo scandalo di Finmeccanica, minimizzando il ricorso all’uso delle tangenti considerate “delle commissioni” quando ci si trova a trattare con dei paesi del terzo mondo (nel caso, l’India).
[ad]Ha invitato quindi a evitare “moralismi assurdi” poco adatti ad un imprenditore a livello globale e ha apostrofato come un “intervento autolesionista per l’Italia” l’attività della magistratura sulla questione. Commentando invece la recente condanna dell’ex ministro Raffaele Fitto, il leader del PDL ha fatto ricorso all’uso delle sempre amate metafore calcistiche, considerandola come un’”entrata a gamba tesa della magistratura nella campagna elettorale”.
I temi giudiziari restano una priorità nella retorica berlusconiana.
L’ex premier e leader del centrodestra non lesina attacchi verso il premier Monti. Ribadendo come sia stato lui a portare il Paese verso la recessione, dal momento che il professore (anzi, il professorino, come lo definisce) “non capisce un granché di economia e la guarda dal buco della serratura”.
Durante le sue apparizioni in tv Berlusconi non manca di mostrarsi preoccupato per l’ascesa di Grillo, considerandolo un “pericolo per la nostra democrazia”. Ce n’è anche per Tremonti (alleato del PDL e candidato insieme alla Lega Nord) il quale viene accusato di non aver saputo combattere l’evasione fiscale in qualità di ministro dell’economia e a margine sottolinea gli effetti benefici di un condono fiscale ricordando agli spettatore come lui sia “il primo contribuente italiano”.
Grandi elogi invece per Alfano, considerato come “il miglior protagonista” politico, sottolineando come in futuro (non specificando quando) si farà da parte per un ricambio generazionale che lui stesso ha voluto.
Venerdì 15 febbraio il capo del centrodestra non ha perso occasione per replicare al ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble (il quale in un’intervista a l’Espresso invitava “a non ripetere l’errore di votare il Cavaliere”). Al direttore dell’Agi Roberto Iadicicco, ha dichiarato come questa si sia trattata di “un’ingerenza inaccettabile nella campagna elettorale di un altro Paese” rammaricandosi come la Germania stia considerando l’Italia come una sua colonia.
La rincorsa al consenso per Berlusconi passa anche attraverso gli attacchi al vicino tedesco, visto come simbolo della politica montiana.
Michele Bertini