Mario Monti. Riforme, cambiamento, lotta agli sprechi e alla corruzione. Il 25 Dicembre il professore con un tweet ha annunciato, tra plausi e bocconi amari, di “salire” in politica.
Con la sua Lista Civica, Monti ha inaugurato un blocco centrista in parte rinnovato e avviato una campagna elettorale volta alla ricerca dei consensi tra tutti quegli elettori delusi e stanchi della vecchia politica. I sondaggi lo premiano: le stime oscillano tra gli 11 e i 14 punti percentuali.
[ad]Numeri che gli assegnano dunque un ruolo decisivo. Monti potrebbe essere l’ago della bilancia del nuovo Parlamento.
Monti, premier uscente, inverte marcia rispetto alle performances pre-candidatura e si cala ottimamente nei panni del politico. Mantenendo comunque la verve comunicativa del tecnico. Fa leva sulla pacatezza dei toni e sulla puntualità delle informazioni. Affermando anche che la politica di austerity ha rappresentato una scelta sofferta ma necessaria. Tornati i conti in ordine e riottenuta la fiducia dei mercati, l’Italia può cominciare la ripresa.
Promette che porrà fine alla stretta fiscale e provvederà all’abbassamento di Irpef, Irap e IMU. Ricorrendo ad una maggiore e più equa progressività. Donne e lavoro sono altre due issues su cui il professore gioca le sue carte.
Punti nevralgici del programma di Lista Civica sono l’incoraggiamento dell’occupazione femminile e della mobilità sociale, il superamento del dualismo tra lavoratori protetti e non. La messa in atto di un programma di riforma trasversale del mercato del lavoro che incentivi l’uso dei contratti a tempo indeterminato mediante la riduzione dei costi e l’aumento della flessibilità.
Sul versante europeo, il professor Monti auspica e propone un’integrazione completa ed operativa tra stati membri e mercati. Monti sta con l’Europa e l’Europa con Monti. Come affermato dal ministro delle finanze tedesche Wolfgang Schäuble che in un’intervista pubblicata il 15 Febbraio da l’Espresso ha dichiarato che l’Italia sotto il suo operato è diventata più forte.
“Scegli il futuro, non il passato”. Questo lo slogan finale dello spot elettorale del professore, in cui si fa ritrarre come uomo di governo e nonno allo stesso tempo. L’Economist, in un articolo pubblicato il 15 Febbraio, ha affermato che Monti è più abile a governare che a fare campagna elettorale. Saranno le urne, a breve, a decretare il gradimento degli italiani.
Serenella Caravella