La rassegna stampa odierna apre con il confronto televisivo tra i principali competitor di queste elezioni politiche, proposto dal premier dimissionario Mario Monti. Il leader di Lista civica ha invitato Pier Luigi Bersani e Silvio Berlusconi ad una sfida in tv “per non privare gli italiani del diritto di formarsi un’opinione” (Corriere). Per il segretario Pd il confronto tv ha senso solo se ci sono anche gli altri candidati: Ingroia, Grillo e Giannino. Berlusconi invece è contrario: “Se devo andare in tv, io mi confronto solo con Bersani”. Repubblica rivela: “Pd e Pdl si tirano indietro: Niente cartucce per il Prof”. La Stampa commenta: “Tutti in onda ma senza faccia a faccia”. Per il Corriere “il premier Monti ha fatto bene ad invitare i suoi avversari ad un confronto tv”.
[ad]La rassegna stampa del Tp si occupa anche del forfait di Grillo all’intervista programmata per ieri sera su Sky. Una retromarcia in piena regola che ha sorpreso l’emittente televisiva. Ironici gli avversari politici. Bersani: “Grillo non va più in televisione perché qualche domandina te la devono fare”. Di Pietro: “Caro Beppe, smettila di fare il piccolo Fuhrer e accetta di rispondere alle domande”. Repubblica scrive: “Quando il comizio vince sul talk show”. Il direttore del Tg La7 Enrico Mentana intervistato dal Fatto Quotidiano commenta: “Grillo sta sfondando, non gli conviene cambiare tattica”. Per il Corriere la rinuncia di Grillo all’intervista tv “è un segnale di forza non di debolezza”. Per Repubblica “Grillo è in fuga dalle domande e dalla democrazia”. Per La Stampa “il monopolista delle piazze ha già vinto”. Per il Tempo “il successo di Grillo renderà ingovernabile il Paese”. Per il Giornale “la retromarcia di Grillo è un’astuta mossa elettorale”.