Il premier dimissionario Mario Monti, ospite questa mattina a Messaggero Tv, rilancia l’ipotesi “grande coalizione”. “Per affrontare i problemi dell’Italia – spiega il leader di Lista Civica – serve un consenso piuttosto largo. Mi sono dichiarato spesso a favore di grandi coalizioni, anche quando era una bestemmia dire questo sebbene accadesse già in Germania. Uno spirito di larga condivisione penso sia una cosa positiva per il Paese, e condividere le alte cariche istituzionali potrebbe aiutare in questo senso”.
[ad]Grande coalizione, però, difficile da attuare visti gli attuali problemi di “convivenza” con un centrodestra a trazione populista e un centrosinistra targato Bersani e Vendola. Ma il Professore chiude le porte ad entrambi “Non mi sento condannato a governare con Bersani. Ripeto: non abbiamo nulla in comune con la coalizione di sinistra, così come non abbiamo niente in comune con la destra”. Poi riservata l’ennesima frecciatina a Bersani: “Ha fatto esperienze di governo, magari non molte esperienze internazionali finora. Ma, se toccherà a lui saprà assumersi le sue responsabilità”.
Infine Monti, facendo il verso a Berlusconi, preannuncia la sua “proposta shock” mentre spiega quali saranno i primi provvedimenti che prenderà in caso di vittoria. “Un disegno di legge costituzionale per ridurre della metà il numero dei parlamentari, un decreto per ridurre il carico fiscale sui lavoratori e sulle imprese. Più una cosa che annuncerò nelle prossime ore”.