La rassegna stampa odierna apre con il caso Merkel su cui si sono scontrati ieri il premier Mario Monti e Bersani. Il Professore in un’intervista aveva dichiarato: “La Merkel teme l’affermarsi di partiti di sinistra. Credo che non abbia nessuna voglia di vedere un partito di sinistra che salga al governo di un grande Paese europeo soprattutto in un anno di elezioni per la Germania”. Ma da Berlino è arrivata una smentita: “Angela Merkel non si è espressa sulle elezioni italiane e non lo ha fatto neanche in passato”. Per il Corriere “Bersani non teme veti dall’estero”. La Stampa scrive: “Il Professore e il timore di un effetto boomerang”. Repubblica parla di “Sindrome tedesca”. Per L’Unità “le ingerenze europee derivano dalla paura di un ritorno al potere del Cavaliere”. Il Tempo attacca Monti: “Senza loden e senza rispetto”.
[ad]La rassegna stampa del Tp si occupa anche della lettera del Pdl sulla restituzione dell’Imu che ha già scatenato polemiche e inconvenienti. Ieri infatti i telefoni dell’Agenzia delle Entrate sono stati presi d’assalto da tantissimi cittadini che avevano preso per una comunicazione ufficiale la lettera inviata da Berlusconi (Corriere). Duro il commento del premier Mario Monti: “Berlusconi compra il voto degli italiani”. Il leader di Rivoluzione Civile Ingroia ha presentato formale denuncia in cui si ipotizza il reato di voto di scambio. Il Fatto Quotidiano chiede a Bersani di “dichiarare Berlusconi ineleggibile”. Repubblica in merito alla lettera sull’Imu parla di “inganno del Cavaliere”. Per il Giornale “la truffa è l’Imu non la lettera”. Per Libero “la sinistra è impazzita. Denunciano Silvio perché vuole ridarci i soldi”.
La rassegna stampa di oggi chiude infine con le dimissioni di Giannino da presidente di Fermare il Declino. Repubblica commenta: “le dimissioni di Giannino nell’abisso della patacca”. Il Corriere scrive: “Se l’intelligenza cade nella trappola di un ego da esibizione”. L’Unità critica “l’ipocrisia della destra su Giannino”. Per Europa la vicenda di Giannino è una “lezione per chi ha costruisce un partito senza basi e solo per protagonismo”. Per Italia Oggi “da noi non si perdonano le piccole balle”.