La rassegna stampa odierna apre con il risultato choc di queste elezioni. Dopo una giornata di passione che ha visto ribaltare più volte gli esiti del voto alla fine il risultato che si è presentato non lascia spazio a dubbi. Nel Paese non esiste una maggioranza. Il centrosinistra di Bersani ha infatti vinto di un soffio alla Camera raccogliendo il 29,5% dei voti contro il 29,1% della coalizione guidata da Berlusconi. Il segretario del Pd ha però perso la battaglia del Senato dove il centrodestra è riuscito a conquistare tutte le regioni chiave (Campania, Sicilia e Lombardia). Ma la vera sorpresa di queste elezioni è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che è risultato essere il primo partito alla Camera. Monti e i centristi invece si sono fermati al 10%. Il che rende il Professore ininfluente per creare maggioranze a questo punto impossibili, salvo grandi coalizioni. Ingroia non entra in Parlamento. Berlusconi è raggiante: “Visto? Siamo ancora vivi”. Grillo promette: “E ora scappellotti a tutti”. Bersani deluso: “Gestiremo il risultato”. Monti: “E’ una vittoria del populismo”.
[ad]Il Sole 24 Ore rivela i “timori di Bruxelles: rischio ingovernabilità”. Il Sole 24 Ore commenta così il risultato elettorale: “25 febbraio tempesta perfetta”. Per il Corriere bisogna “fare i conti con la realtà”. Per La Stampa è l’ora delle “scelte coraggiose”. Repubblica si interroga “E dopo lo tsunami cosa farà Grillo?”. Europa si chiede “Dove è la vittoria?”. Per il Messaggero o si “fanno larghe intese o si avvicina il ritorno alle urne”. Il Giornale titola “Miracolo Berlusconi”. Per Libero “Il leone Silvio sbrana il giaguaro”. Il Foglio commenta “breve anatomia di un colpo di scena”. L’Unità parla di “Paese stordito”. Il Fatto Quotidiano avverte “e non abbiamo visto ancora tutto”. Avvenire commenta “Tanti sconfitti, non lo sia il Paese”. Il Tempo chiede di “pensare all’Italia”. Critico il Manifesto che commenta: “Facciamoci del male”. Il Foglio scrive “Se c’era Renzi…”.