Dal Blog: Sensazioni di un candidato sconfitto
Ora che i risultati sono definitivi è chiaro che abbiamo perso (e che ho perso, sono arrivato quarto tra i candidati del PD, sarei stato eletto se Ambrosoli avesse vinto).
Ribadisco quanto detto lunedì: sono contento di averci provato e sono sereno. Essere sconfitti non fa piacere a nessuno, ma non credo sarebbe stato possibile fare di meglio. Ho raccolto un sacco di voti dove mi conoscono e dove ho potuto fare campagna. Dove non è stato possibile farmi conoscere, ovviamente, non ho raccolto voti.
La vita mi ha donato cosa belle che non spariranno perché ho perso, ho un lavoro che adoro e che so fare bene (e la vita me ne ha negate altre che non sarebbero arrivate se avessi vinto).
Sono contento di averci provato, preferisco le delusioni ai rimpianti. So di aver fatto una battaglia giusta in cui credo davvero. Un giorno non dovremo rendere conto di ciò che siamo riusciti a fare, ma di ciò che abbiamo provato a fare, “quel giorno non ci sarà chiesto di aver abbattuto l’albero, ma di essere stati trovati con la scure in mano”.
Ringrazio chi mi è stato accanto in questa sfida, chi ha macinato chilometri, chi ha volantinato, chi ha convinto amici, chi ha condiviso su Facebook mettendoci anche la sua di faccia, chi ha messo a disposizione le sue competenze, chi è stato con me mentre ero insopportabile, teso e noioso. Ringrazio anche chi, con lealtà e a viso aperto, ha sostenuto un altro candidato.
Ringrazio un po’ meno chi ha pensato di tirarsi indietro, chi si è scoperto all’improvviso timido, chi si è nascosto dietro frasi ipocrite tipo “non voglio spaccare il circolo” (e guarda caso sta in un circolo già spaccato da tempo), chi ha tradito la parola data, chi confonde il PD con la Lega e dice che bisogna sostenere il candidato più vicino a dove abita (come se gli abitanti di Trezzo e di Misinto sognassero cose diverse o avessero problemi diversi), chi ha mentito sapendo di mentire, chi ha deciso che il suo candidato dovesse essere eletto a ogni costo e ha deciso di nascondere gli altri (dimostrando, peraltro, ben poca stima nei confronti di chi appoggia). Non sono un ingenuo e mi aspettavo accadesse, ma vederlo accadere fa comunque male e, soprattutto, farlo accadere fa male al PD. Qualcuno dirà che è sbagliato parlarne, io credo invece che nascondere i problemi non aiuti a risolverli e che solo se siamo consapevoli dei nostri limiti possiamo diventare migliori.