Oggi mi è successa una cosa che non mi aspettavo: un commento su un blog con scritto “Ora che ti avranno eletto, come spero, penso che ti si vedrà poco da queste parti, o no? io cmq ti scrivo lo stesso”.
Che dire? Nemmeno controllare se mi hanno eletto… Una persona ritiene di avere il diritto di critica (o forse sarebbe meglio dire di insulto) solo perché sono stato candidato, quindi sono casta, quindi io faccio schifo e ho torto mentre lei che non controlla nemmeno l’esito delle elezioni ha ragione a priori.
Ormai non siamo più nemmeno ad accusare la minoranza per le scelte della maggioranza, passiamo direttamente ad incolpare chi non è stato eletto. Immagino arriverà anche il “Ti sei candidato, ma poi cosa hai fatto di concreto?”.
Ho sempre detto che Berlusconi (e vale anche per Grillo) non è la malattia di questo Paese, ma è il sintomo. La malattia è nel profondo, è nell’arroganza di poter dire “io la penso così” senza mai sforzarsi di capire, di documentarsi, di verificare, di far due conti, di ascoltare, …
Questa è la malattia da curare, con pazienza, giorno per giorno.
L’alternativa è andarsene (e, a volte, fatico a non pensare che non sia effettivamente l’unica possibilità).