Con qualche giorno di ritardo, il Ministro dell’Amministrazione Locale del Mali Boubacar Alpha Bah ha pubblicato i risultati provvisori del primo turno delle elezioni parlamentari che si sono tenute lo scorso 29 marzo.
I dati sull’affluenza
Il primo dato che emerge è la bassissima affluenza: solo il 35,7% degli aventi diritto si sono recati alle urne, in una tornata elettorale caratterizzata da forte insicurezza, a causa degli scontri nel nord e nel centro del Paese e i primi casi di COVID-19. Nonostante l’atmosfera tesa, il Presidente Keïta aveva deciso di non rimandare nuovamente le elezioni (che inizialmente erano previste per il 2018), poiché l’attuale Parlamento non era più rappresentativo del panorama elettorale maliano. La scelta di tenere comunque il voto é stata criticata fortemente dall’opposizione e da molte ONG. Il basso tasso di affluenza è un dato preoccupante secondo il Ministro Bah, che lo definisce “una sfida alla democrazia”.
Chi è stato eletto al primo turno?
Secondo i risultati parziali, solo 17 dei 147 deputati sono già stati eletti al primo turno. Di questi 17, 8 sono stati vinti dal partito del Presidente Keïta, l’RPM, di cui 4 nella regione del Kidal, un tempo roccaforte dei ribelli durante la guerra civile. Qui l’RPM ha vinto con percentuali bulgare. Il principale partito dell’opposizione, l’URD, ha vinto tre seggi, tra i quali quello in cui correva il suo leader Soumaïla Cissé, il quale è stato rapito da un gruppo di ribelli due giorni prima delle elezioni. All’opposizione va anche un altro seggio vinto da SADI.
Il secondo turno
I 130 seggi mancanti saranno eletti durante un secondo turno che si terrà il 19 aprile. Secondo i primi dati, l’RPM dovrebbe essere arrivato al secondo turno nella maggior parte dei seggi.