Bielorussia, il Presidente non rinvia le presidenziali
Il Presidente bielorusso, Aleksander Lukašėnka, ha dichiarato che non ci sono motivi validi per rinviare le elezioni presidenziali previste per il prossimo agosto. “Dobbiamo iniziare ad organizzare il processo elettorale: ad oggi non sussistono ragioni per un rinvio”, ha detto il capo dello Stato all’agenzia di stampa Belta.
La Bielorussia rappresenta un’eccezione rispetto al resto d’Europa, bloccata per il coronavirus. Le scuole sono aperte, solo alcune aziende hanno iniziato a praticare lo smart-working e il campionato di calcio bielorusso è l’unico che prosegue in Europa.
Il presidente, in carica dal 1994, ha più volte negato l’emergenza e ha escluso categoricamente la quarantena nazionale. Sempre Lukašėnka ha invitato i cittadini a continuare a lavorare e ha detto che la psicosi alimenta un panico più pericoloso del virus stesso. Soltanto dopo l’incontro con l’ambasciatore cinese, Lukašėnka ha dichiarato che il suo paese monitora la situazione molto seriamente. Ha invitato le persone di età superiore ai 65 anni a restare a casa e ha concesso agli alunni il permesso di non andare a scuola.
Il viceministro della salute, Elena Bogdan, ha assicurato che la situazione è sotto controllo e tutti i portatori del virus, asintomatici e non, sono stati isolati e ricoverati in ospedale. Inoltre, la Bielorussia inviterà gli specialisti dell’OMS per valutare le prestazioni del sistema sanitario.
L’opposizione, fortemente repressa, tramite l’avvocato Mikola Statkevitch, ha dichiarato che lo stato, con queste scelte, sta mettendo in pericolo la vita degli anziani. Infine, il motivo principale del negazionismo, secondo gli analisti, sarebbe puramente economico. “Apparentemente Lukashenko ha deciso che fermare l’economia sarebbe un suicidio”, ha spiegato l’analista Artiom Chraibman. Infatti, il paese sta già vivendo enormi difficoltà economiche a causa delle tensioni con la Russia, il suo alleato principale.