La ventisettesima giornata può rappresentare la svolta della stagione per molte delle posizioni ancora aperte in classifica. Domenica sera, dopo il posticipo, sapremo meglio se la lotta scudetto sarà ancora aperta, se le squadre che puntano al terzo posto saranno le stesse, se gli ultimi posti per l’Europa di riserva saranno contendibili e, infine, se in fondo alla classifica tutte le squadre avranno una speranza di salvarsi. Naturalmente, però, l’attenzione maggiore è riservata all’anticipo del venerdì, con l’attesissimo Napoli – Juventus. Il resto non sarà solo contorno, anzi, ma di certo i fari della Serie A saranno puntati verso la notte del San Paolo.
[ad]La Juventus non sbanca Napoli dal settembre del 2000, annus horribilis partenopeo, quando Kovacevic e Del Piero ribaltarono il risultato dopo la rete iniziale di Stellone, avviando così, per gli azzurri, un campionato di sofferenze che avrebbe portato all’umiliazione della retrocessione. Da allora, nei cinque scontri successivi, il Napoli ha portato a casa quattro vittorie (l’ultima, due anni fa, per 3-0 con una tripletta di Cavani) e un pareggio (il 3-3 della scorsa stagione). Ma quest’anno la sfida ha il sapore del tricolore, e allora occorre andare a fondo alle statistiche, che vedono la Juventus vincente in tutte le graduatorie.
Innanzitutto l’andamento della classifica tra le due squadre ci mostra come, per tutto il campionato, con l’eccezione delle prime quattro giornate e di quelle a cavallo tra la sesta e l’ottava (quando i bianconeri sconfissero il Napoli in casa per 2-0), la Juventus sia stata sempre almeno un passo avanti ai partenopei.
Inoltre, evidente risulta la differenza tra le due squadre per quel che riguarda il bottino dei gol, classifica nella quale la Juventus risulta sempre in testa (53 gol fatti e solo 17 subiti), mentre il Napoli ha preso ad arrancare (46 gol fatti e 0 nelle ultime tre giornate, 21 subiti).
Infine, le due squadre denotano una profonda differenza anche per quel che riguarda le occasioni create, con la squadra torinese che ha tirato verso la porta avversaria 457 volte in ventisei partite (una media di 18 tiri a partita) e quella napoletana 363 (media di 14 tiri a partita), subendo, di riflesso, un numero di occasioni avversarie ben superiore (322 per il Napoli, 223 per la Juventus).
Ma questi sono numeri, mentre venerdì sera, in campo, andranno le due squadre che, per tutto il campionato, hanno dimostrato di essere quelle che più delle altre meritano di giocare una sfida del genere.
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Le grandi partite di questa giornata, però, proseguiranno per l’intero week-end, con in palio le altre posizioni di rilievo nella classifica. Dopo il pari del derby della scorsa settimana, sabato sera il Milan è chiamato al secondo scontro diretto consecutivo per il terzo posto, stavolta contro la Lazio. Le due squadre si distanziano, in questo momento, di soli due punti in classifica, a favore dei biancocelesti, ma l’andamento è stato opposto. Il Milan, partito malissimo, è tornato a giocare per posizioni di rilievo grazie a un recupero decisamente importante, grazie ai 30 punti conquistati nelle ultime 13 giornate con 9 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. La Lazio, nelle ultime 6 giornate, invece, ha rimediato solo quattro punti, grazie alla vittoria con il Pescara della settimana scorsa e al pareggio col Napoli di tre giornate fa. I precedenti parlano di un’evidente difficoltà, per la squadra capitolina, di sbancare il Meazza (solo 9 vittorie sui 69 precedenti), con l’ultimo successo risalente al settembre del 1989, quando a decidere l’incontro fu un autogol di Paolo Maldini.
[ad]Domenica, dopo la partita del pranzo tra il Torino e un Palermo costretto alla vittoria, se non vuole dire addio in fretta alla serie A, il clou del menù pomeridiano sta in una sorprendente sfida per ambizioni europee tra il Catania mai così in alto in classifica nella sua storia e l’Inter. Il compito dei nerazzurri è quasi proibitivo, dato che vanno a giocare in un campo dal quale solo Juventus e Milan sono uscite con i tre punti in questo campionato, ma l’obiettivo non può non essere quello, se si vuole ancora cullare il sogno terzo posto. Di fronte, però, c’è un Catania che non ha problemi di classifica e di pensieri, con la sola voglia di divertire e portare a casa un risultato che sarebbe storico.
Le altre partite delle 15.00 sono Bologna – Cagliari, Fiorentina – Chievo, Pescara – Udinese, Sampdoria – Parma e Siena – Atalanta, prima del posticipo serale delle 20.45 tra Roma e Genoa.