Per il Financial Times Grillo non è un nuovo Mussolini, come lo aveva ritratto lo Spectator, ma solo “a comedian whose Five Star Movement has just scooped up 25 per cent of the vote” ovvero semplicemente un comico. Per il quotidiano economico della City i contesti storici in cui sono nati Fascismo e Movimento 5 Stelle sono ben diversi. “E’ vero – spiega il columnist Gideon Rachman– sia nel 1930 che adesso l’intera Europa doveva far fronte ad una grave crisi economica, ma allora erano passati pochi anni dalla Prima Guerra Mondiale che aveva falciato un’intera generazioni di giovani, ora invece l’Europa vive da tempo in un contesto di stabilità, agiatezza economica e pace”. Quanto basta, secondo Rachman, ad allontanare arditi paragoni tra passato e presente.
[ad]Per l’editorialista del Financial Times il fenomeno di Grillo non è un unicum in Europa. In Spagna esiste il movimento secessionista catalano. In Islanda hanno eletto come sindaco di Reykjavik il comico Jon Gnarr. Rachman sottolinea come il Movimento 5 Stelle alla prova dei fatti abbia governato bene, citando il caso Parma con il sindaco stellato Pizzarotti. Infine, il columnist lancia un avvertimento ai partiti tradizionali “Trovino alternative politiche più attrattive e interessanti di altri cinque anni di austerità. Altrimenti sarà Grillo a ridere per primo”.