[ad]Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà, candidato in Parlamento come capolista del suo partito ha deciso di restare in Puglia. In tutta la fase pre-elettorale dopo la partecipazione di Nichi Vendola alle primarie con Renzi e Bersani si è parlato della possibilità che potesse ricoprire il ruolo di ministro. Eventualità collegata alla vittoria del centrosinistra alle elezioni con Bersani presidente del Consiglio. All’indomani del risultato elettorale Vendola ha sciolto subito la riserva, preferendo la permanenza alla guida della Regione Puglia.
I consiglieri regionali pugliesi del Popolo della Libertà hanno “occupato” negli ultimi giorni l’aula consiliare della Regione per pretendere una risposta celere da Vendola. Il governatore avrebbe avuto tempo, secondo i termini previsti dalla legge, sino a metà maggio per comunicare l’opzione prescelta. La legge prevede infatti che trascorrano sessanta giorni dalla prima riunione delle Camere che si riunirà il 15 Marzo. Lo ha comunicato oggi. A poco più di una settimana dall’esito del voto.
“Abbiamo bisogno di stare saldamente al timone di questa nave che è la Puglia e continueremo a provare a risollevarla, a fare del bene a questa terra, a sentirne davvero tutte le pene e a provare di corrispondere con politiche pubbliche che forse dovremmo soltanto propagandare e raccontare meglio”. In riferimento al prossimo rimpasto di giunta di cui si vocifera da giorni ha confermato l’ipotesi spiegando di voler “rilanciare l’azione di governo in Puglia”.
Vendola ha anche dichiarato che ora è giunto il momento di affrontare i problemi. “Ci sono per intero tutti i problemi delle giovani generazioni e del mondo del lavoro, dobbiamo affrontarli con grande serietà. Credo che il quadro assolutamente confuso, caotico, che vi è nella politica nazionale è tale che mette molto a rischio, in una fase così drammatica di crisi, i territori, le regioni e i comuni. Alloraabbiamo bisogno di rinsaldare un modello di governo partecipato“.
Nella decisione di Vendola potrebbero aver inciso la previsione di quando si tornerà al voto ma soprattutto l’assetto con cui il centrosinistra si ripresenterà alle urne. Nelle intenzioni di Bersani, come guida della coalizione, Vendola avrebbe dovuto “coprire la parte sinistra del centrosinistra”. L’esito del voto è abbastanza insoddisfacente. Sia per la mancata vittoria di Bersani ma anche per il risultato non lusinghiero di Sinistra Ecologia e Libertà. Vendola torna in Puglia forse anche convinto che con Renzi, prossimo ipotetico candidato del centrosinistra, il suo spazio di manovra sia di gran lunga inferiore.