I comuni al voto: Torino

Si vota per il dopo-Chiamparino: Fassino e Coppola i candidati maggiori, ma ci sono anche Musy (terzo polo) e altri 10 contendenti

Palazzo civico di Torino

Palazzo civico di Torino

Malgrado l’attenzione, per le amministrative 2011, sia calamitata su Milano e sulla sfida tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, l’appuntamento di Torino merita sicuramente molta attenzione, sia per l’importanza della città in sé – quarta città italiana per popolazione, terza tra quelle coinvolte nelle elezioni di maggio – sia perché costituisce uno dei pochi ambienti dove il centrosinistra è riuscito a proiettare un’immagine vincente nel nord del Paese, sia, infine, perché si dovrà eleggere il successore di un sindaco universalmente apprezzato e stimato come Sergio Chiamparino.

Saranno tredici i candidati a sfidarsi per la carica di Sindaco del capoluogo piemontese, contro i nove delle elezioni 2006. Le liste sono invece in diminuzione, passando dalle trentanove delle precedenti consultazioni alle attuali trentasei.

Il primo sorteggiato sulla scheda è stato Piero Fassino, ultimo segretario dei DS e candidato del centrosinistra. Fassino è sostenuto da sette liste: Partito Democratico, Moderati per Fassino, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, Torino Laica Socialista Libertaria – PSI, Piemonte Europa Verdi Ecologia ed infine Pensionati e Invalidi Giovani Insieme. Un sito con tanto di webtv sono la principale cassa di risonanza di un programma di venti pagine incentrato sul tema delle infrastrutture (compreso il wi-fi libero), del il lavoro, con particolare riferimento a quello giovanile e femminile, della mobilità sostenibile, della cultura. Gli ultimi sondaggi danno Fassino e la sua coalizione ai limiti della vittoria al primo turno: le mutate condizioni della politica dal 2006 al 2011, l’uscita di scena di un Sindaco acclamato come Chiamparino, la riduzione delle dimensioni della coalizione, la progressiva uscita dallo schema bipolare e la conseguente maggiore offerta politica nella cabina di voto rendono non solo irrealizzabile il sogno del centrosinistra di replicare il netto successo di cinque anni fa, ma mettono seriamente a repentaglio le possibilità di una vittoria al primo turno per la coalizione progressista.

Il secondo candidato è il civico Giacinto Marra, sostenuto dalla sua lista Azzurri Italiani. Nato nel ’57, di origini pugliesi e di estrazione politica orientata alle formazioni di centrodestra ai tempi della Prima Repubblica, si presenta ora con una lista indipendente che spaventa soprattutto la formazione berlusconian – a lungo tentato dall’opzione di inserire una lista dal nome Azzurri Piemontesi proprio per tamponare un’eventuale emorragia di voti nella direzione del partito di Marra. Il programma, disponibile sul sito degli Azzurri Italiani, verte su sei punti programmatici principali: economia e finanza, lavoro e sviluppo, sicurezza e giustizia, energia e ambiente, scuola, e sanità.

La terza estratta è anche l’unica donna, il medico Rossana Becarelli della lista civica Coscienza Comune, spiccatamente di orientamento di centrosinistra. Anche per lei il sito del movimento costituisce la principale piattaforma di propaganda nel web; il programma risulta organizzato in sette aree tematiche: salute, lavoro, giovani, mobilità sostenibile, vivibilità,welfare e cultura.

Facebook costituisce invece il fulcro della campagna elettorale di Bruno Berardi, candidato di estrema destra sostenuto da Fiamma Tricolore. Eliminazione delle moschee e dei centri sociali, allontanamento dei rom e dei sinti dal territorio comunale, riorganizzazione della viabilità con l’eliminazione dei divieti di accesso al centro storico e la questione lavoro sono i temi principali del programma di Berardi, figlio di quel Maresciallo Rosario Berardi ucciso dalle Brigate Rosse.

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Il quinto posto della scheda è occupato dal principale sfidante di Fassino, Michele Coppola, il candidato del centrodestra. Sono sette – lo stesso numero di Fassino – le liste schierate al suo sostegno: il Popolo delle Libertà, La Destra, Alleanza di Centro – Pionati, Lega Nord, I Popolari Italiani Domani, Ambientalisti del Sì, e Pensionati. Lo staff di Coppola ha realizzato un sito dedicato alla campagna elettorale, unitamente ad una Pagina Facebook, ad un account Twitter e ad un canale su YouTube. Sul sito non è disponibile un programma ufficiale, ma una lista di proposte dedicate ai singoli quartieri di Torino con relativo feedback dal pubblico. Coppola punta sull’immagine di persona giovane per presentarsi come un’alternativa a Fassino e in generale ad un sistema di potere che regge Torino ormai da molti anni; l’impresa sembra ardua, mentre più a portata di mano appare il ballottaggio, aiutato in questo dalle numerosissime liste che possono erodere consenso ai candidati principali senza però mettere in discussione il suo secondo posto nella lista delle preferenze.

Giovanni Daniele Debetto è il candidato sostenuto dal Partito Comunista dei Lavoratori. La candidatura sembra essere più di rappresentanza che altro, dal momento che non è disponibile nemmeno un sito destinato alla campagna elettorale ed un programma strutturato.

 

Al settimo posto vi è poi Nicola Cassano, con la lista civica Cittadini non sudditi – Cassano. Di area centrodestra, si appoggia su un sito web ancora in costruzione, dove deve ancora essere inserito un vero e proprio programma elettorale.

Altrettanto di bandiera pare essere a prima vista la candidatura di Lorenzo Varaldo, della lista No Ue, Ritiro Piano Marchionne, Difesa dei Contratti Nazionali, senza un vero e proprio programma e senza un sito di supporto alla propria campagna elettorale.

Estremamente legata al web è invece la campagna di Vittorio Bertola, del MoVimento Cinque Stelle. Partendo dal sito, passando per il blog per arrivare a Facebook, in realtà buona parte del tam-tam mediatico per Bertola proviene dal blog di Grillo, sponsor e padre spirituale del MoVimento. Sul sito del MoVimento di Torino è presente il programma elettorale di Bertola, che abbraccia il taglio dei costi della politica, la trasparenza, la quadratura del bilancio, l’ecologia, il lavoro, l’istruzione, la sicurezza ed il welfare.

La Federazione dei Movimento per Torino è la lista in sostegno di Giorgio Portis, candidato numero dieci della scheda. È un blog, in questo caso, l’elemento principale sul web della campagna elettorale, per un programma fondato su aspetti di attualità come la lotta alla corruzione, i costi della politica, il welfare, l’ambiente, i diritti civili, la mobilità e l’acqua pubblica.

C’è Renzo Rabellino dietro all’insieme di liste-civetta Comitato Torino Libera, Lega Padana Piemont, No Euro Lista del Grillo, Dipendenti Pensionati e Disoccupati, Lista Forza Nuova e Lista Granata Forza Torino e dietro ad un candidato sindaco, Domenico Coppola, che a sua volta pare scelto principalmente in funzione del suo cognome. YouTube è stato in questo caso il mezzo di comunicazione prediletto, con un video per la presentazione del candidato ed un video per quella del programma elettorale.

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Al posto numero dodici è presente il candidato del Terzo Polo, Alberto Musy, sostenuto da UdC, Alleanza per la Città, Lista Coppola per Torino più rosa, Socialisti Uniti – PSI, PLI – PSDI, e Futuro e Libertà per l’Italia. Il sito della sua campagna elettorale si basa su un programma definito “sei sette sì”, basato su lavoro, infrastrutture, welfare, sicurezza, ambiente, cultura e pareggio del bilancio. Il Terzo Polo rischia di essere l’ago della bilancia sia per quanto riguarda il primo turno, sia soprattutto in caso di eventuale ballottaggio. Sembra al momento difficile che i voti di Musy possano riversarsi in massa su Coppola, trasformando quindi il Terzo Polo in una penalizzazione più per la coalizione conservatrice che per quella progressista.

Ultimo nella scheda elettorale è Juri Bossuto, sostenuto dalla Federazione della Sinistra e da Sinistra Critica. Con lo slogan “Juri, oggi e domani” il candidato delle sinistre si appoggia in prevalenza su un blog e su un sito. Il suo programma si basa naturalmente sul tema del lavoro e della solidarietà, racchiudendo in questo aspetto anche temi legati alla sostenibilità ambientale e alla mobilità. Le liste a sostegno di Bossuto sono accreditate, a due settimane dalle elezioni, di pochi punti percentuali, ma proprio questi punti, e con essi la separazione tra centrosinistra e sinistra, rischiano di diventare determinanti nella corsa di Fassino verso il Palazzo di Città, almeno per quanto riguarda il primo turno elettorale.

 

Matteo Patanè