Fini fa “mea culpa” Casini dice addio all’Udc

Fini e Casini hanno intrapreso un cammino comune e hanno condiviso la stessa sorte. Alleatisi con Monti, sono stati fagocitati dallo stesso e alla fine son rimasti con il cerino in mano. E dopo aver ammesso la sconfitta ora hanno deciso di dare un taglio netto con il passato. Il leader di Fli, durante la direzione di partito tenutasi oggi, ha fatto sostanzialmente “mea culpa” per il risultato disastroso del partito che è rimasto fuori dal Parlamento. “È inutile dare la colpa a Tizio e Caio, la responsabilità è mia. Non servono capri espiatori – sono state le parole di Fini – e puntare il dito su quest’uomo o su quello su questo o quell’errore organizzativo non basta a spiegare un risultato che è stato, alla fine, una catastrofe”.

 

[ad]Il leader, ormai ex, di Udc Casini ha inviato una lettera al presidente del partito Rocco Buttiglione, “Davanti all’amarissimo risultato delle urne – ha scritto Casini – non resta che ammettere che una stagione è stata chiusa. Le ragioni della mia assenza siano comprensibili per tutti voi: è necessario che il dibattito del consiglio nazionale sia scevro da ogni condizionamento personale e da ogni riguardo anche nei miei confronti”. L’addio di Casini è stato mal digerito da alcuni esponenti scudocrociati che hanno paragonato l’ex leader al comandante della Costa Concordia: “Casini sta facendo come Schettino, abbandona la nave prima che affondi”.