Termometro sportivo: Il Milan affronta il Genoa pensando al Barcellona

Pubblicato il 8 Marzo 2013 alle 13:38 Autore: Fabio Maneri

Nella settimana europea che ha visto la Juve tornare ai quarti della competizione più importante, sette anni dopo l’ultima volta, quando i bianconeri furono eliminati dall’Arsenal, la vera squadra tramortita è l’Inter, che subisce un sonoro 3-0 e, soprattutto, non reagisce sotto i colpi di Bale e del Tottenham di Villas Boas. La terza squadra impegnata nel tour europeo, la Lazio, riesce, invece, a sconfiggere 2-0 i tedeschi dello Stoccarda e a ipotizzare il passaggio del turno. Il Milan sarà di scena settimana prossima nella sfida con il Barcellona.

[ad]Tornando alla competizione di casa nostra, bisogna ammettere che, nonostante le premesse molto interessanti, la settimana scorsa poco è cambiato: la Juve e il Napoli si sono divise la posta in palio, consentendo in questo modo alla capolista di mantenere invariato il proprio vantaggio sui diretti rivali con una giornata in meno da giocare; il Milan ha travolto la Lazio e l’ha superata in classifica e nella corsa al terzo posto, ma adesso tutto rimane aperto, trovandosi ben 6 squadre in sei punti; in coda il Palermo pareggia col Torino, mentre Siena e Pescara perdono con Atalanta e Udinese, rimanendo distanti dal quart’ultimo posto, oggi riservato al Genoa, sconfitto a Roma.

La ventottesima giornata (undici alla fine) si aprirà, come ormai accade sempre quando c’è un’italiana impegnata in Champions, il venerdì sera con la sfida tra due delle squadre più in forma del momento: il Genoa di Ballardini, che nelle ultime sei giornate si è garantito tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, sfida il Milan, che nello stesso arco di tempo ha ottenuto quattro vittorie e due pareggi. Ad oggi la squadra rossoblu sarebbe salva, con ben cinque punti di vantaggio sulle tre pericolanti Siena, Pescara e Palermo, ma non può dirsi sicura. Di fronte, il Milan deve continuare la sua cavalcata, se vuole mantenere il terzo posto o, addirittura, provare a scalzare il Napoli dal secondo (distante ancora cinque punti), che vorrebbe dire evitare di passare dai preliminari di Champions’ League.

 

Sabato l’unica partita del massimo campionato sarà quella tra Udinese e Roma, sfida che ha sempre regalato grande spettacolo e un gran numero di gol (l’ultimo 0-0 risale a 20 anni fa). L’anno scorso l’Udinese si portò a casa l’intera posta con un 2-0 (reti del solito Di Natale e di Isla) che ammetteva poche repliche, mentre l’anno prima fu il turno della Roma, che s’impose al Friuli con un 2-1 con le reti dei due capitani, Di Natale, da un lato, e Totti (doppietta), dall’altro. Sabato saranno gli stessi capitani a guidare le due squadre, per la classifica e per i traguardi personali, trattandosi dei due giocatori in attività ad aver segnato il maggior numero di gol in serie A, con Totti secondo di tutti i tempi a 225 gol (come Nordhal) e Di Natale al tredicesimo, con 168 reti, a caccia di Amadei (174), Boniperti (178) e Batistuta (184), per entrare nella top ten.

Domenica, dopo l’anticipo delle 12.30 tra Atalanta e Pescara, con quest’ultima obbligata alla vittoria per poter sperare di rimanere ancora in serie A, la sfida scudetto sarà in scena alle 15.00: la Juve, in casa contro il Catania (squadra quasi imbattibile tra le mura amiche, quanto alterna e discontinua in trasferta), vuole mantenere quantomeno invariato il distacco; il Napoli, a casa del Chievo, dove ha vinto una sola volta nei quattro precedenti (2-1 di tre stagioni fa, con le reti di Denis e Lavezzi per i partenopei e di Granoche per i clivensi), cerca di ritrovare cattiveria sottoporta (due reti nelle ultime quattro gare sono poche per una squadra che ha sempre segnato tanto) e, soprattutto, la vena realizzativa di Cavani, a secco dal 27 gennaio.

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Tra le altre partite del pomeriggio, la più importante è la sfida salvezza, già definita “ultima spiaggia” dal presidente del Palermo Zamparini, tra la squadra siciliana e Siena. I rosanero, se vogliamo, possono vantarsi di non perdere da ben 4 partite, ma non riescono a portare a casa i tre punti dal lontano derby del 24 novembre contro il Catania, mentre il Siena, pur avendo gli stessi punti del Palermo, senza la penalizzazione iniziale di sei punti, oggi sarebbe salva, con un punto in più del Genoa quart’ultimo.

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