Napolitano l’Italia si dia un Governo
Giorgio Napolitano è intervenuto stamattina al Quirinale alla cerimonia per la Giornata internazionale della donna. Ha dato il suo personale e sentito benvenuto alle molte giovani deputate elette nel corso delle ultime elezioni politiche. Sono certo – ha aggiunto il Presidente della Repubblica – che questa nutrita rappresentanza non dimenticherà di promuovere i diritti delle donne, di offrire alle ragazze italiane migliori prospettive di lavoro e di vita. A tutte le neoelette in Parlamento rivolgo l’augurio di adempiere con passione e serietà al proprio incarico, avendo come punto di riferimento l’interesse generale e il benessere del nostro Paese.
[ad]Giorgio Napolitano, nell’occasione ha invitato le forze politiche del Paese alla formazione di un Governo. “Il mio settennato non è mai stato al riparo da tensioni e da bruschi alti e bassi. Anche se in fondo siamo sempre riusciti a superare i più alti momenti di crisi e rischi di scontro sul piano istituzionale. Dobbiamo riuscirci anche questa volta. I problemi urgenti e le questioni di fondo che riguardano l’economia, la società, lo Stato non possono aspettare. Debbono ricevere risposte e dunque richiedono che l’Italia si dia un Governo ed esprima uno sforzo serio di coesione anche perché i problemi e le questioni cui mi sono riferito si ripercuotono nella vita quotidiana della gente e per le persone e le famiglie più disagiate spesso drammaticamente”.
Già in passato Napolitano ha invitato i partiti a rispondere con solerzia a temi cruciali. Più volte nei mesi scorsi il Presidente della Repubblica ha fatto riferimento alla necessità di riformare il sistema elettorale. Le divergenze tra forze politiche hanno fatto in modo che l’Italia tornasse al voto con la stessa legge elettorale. Ed oggi tocca allo stesso Napolitano, quasi al termine del suo settennato, chiedere alle forze politiche uno sforzo di coesione che permetta la formazione di un Governo. L’urgenza, come sottolineato dal Capo dello Stato, deriva dalla profondità dei problemi economici e sociali che l’Italia è chiamata ad affrontare.
Tra una settimana è fissato la data di inizio della nuova legislatura. Tutti scommettono su una legislatura brevissima. E immaginano un ritorno al voto. Domanda: con la stessa legge elettorale?