Il sondaggio pubblicato da Agorà sull’appeal elettorale di Mattero Renzi, risponde in parte ad un quesito pressante frutto del risultato elettorale.
Come sarebbe andata con Renzi candidato Premier del centrosinistra?
La domanda, certamente legittima, ne contiene molte altre. Soprattutto per quello che riguarda l’offerta politica nelle ultime elezioni, che con la candidatura del Sindaco di Firenze, sarebbe stata probabilmente molto diversa.
Le due tabelle aiutano ad identificare alcuni elementi di estrema importanza.
Il primo dato evidente è la capacità di Renzi di attrarre molto più consenso rispetto agli altri leader, risultando primo con ampi distacchi sia su Bersani sia su Grillo.
[ad]Nel secondo cartello appare invece chiara la “trasversalità” dell’elettorato disposto a dare fiducia al “rottamatore”. Mentre è naturale che la fetta più consistente del potenziale elettorale sia di centrosinistra è sorprendente che oltre 1/4 degli elettorati provenienti dagli altri poli si dichiari comunque disponibile ad avere Renzi Premier.
Lo scenario appare quindi favorevole ad una candidatura alla Presidenza del Consiglio di Matteo Renzi. Tuttavia rimangono alcune perplessità:
– L’offerta politica, con una candidatura di Matteo Renzi, sarebbe di certo stravolta considerata una probabile rinuncia di Berlusconi alla corsa e mai come in questo elezioni il Cavaliere è apparso indispensabile ad evitare la dissoluzione del centrodestra in Italia.
– L’altro aspetto da non sottovalutare sono le “fughe a sinistra” di una parte di elettorato di centrosinistra molto poco affascinato da una candidatura di questo tipo. Il dato del 35% di elettori di centro-sinistra disposti a votare Renzi non è in realtà molto incoraggiante perché impone una strategia comunicativa-elettorale ad ampio raggio.
In questo quadro ricco di variabili occorre non dimenticare che i prossimi mesi saranno decisivi a definire il futuro, anche rispetto ad una eventuale discesa (salita?) in campo di Renzi.