Napolitano: “Rispetto reciproco tra politica e giustizia: evitare tensioni destabilizzanti”

Pubblicato il 12 Marzo 2013 alle 13:58 Autore: Giuseppe Spadaro
Alfano e Napolitano

Napolitano ha richiesto interventi urgenti. In caso contrario si acutizza la crisi e sarà sempre più difficile risollevare le sorti del nostro Paese (aggiornamento 13 Marzo)

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[ad]Napolitano chiede “Rispetto reciproco tra politica e giustizia: evitare tensioni destabilizzanti“. Dopo l’incontro con i vertici del Csm, il Presidente della Repubblica  spiega, in una nota, di comprendere le ragioni della protesta del Pdl di lunedì davanti al Tribunale di Milano: “È comprensibile la preoccupazione dello schieramento che è risultato secondo, a breve distanza dal primo, nelle elezioni del 24 febbraio, di veder garantito che il suo leader possa partecipare adeguatamente alla complessa fase politico-istituzionale già in pieno svolgimento, che si proietterà fino alla seconda metà del prossimo mese di aprile”. Però avverte: “Non è da prendersi nemmeno in considerazione l’aberrante ipotesi di manovre tendenti a mettere fuori gioco per via giudiziaria come con inammissibile sospetto si tende ad affermare – uno dei protagonisti del confronto democratico e parlamentare nazionale”.

Stamattina si era tenuto l’incontro tra Giorgio Napolitano e la delegazione del Pdl. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto alle 11,00 al Palazzo del Quirinale Alfano, Cicchitto e Gasparri che hanno rappresentato preoccupazioni per i recenti sviluppi delle vicende giudiziarie Silvio Berlusconi. I rappresentanti del Popolo della Libertà hanno espresso consapevolezza della natura delle responsabilità e delle prerogative del Capo dello Stato che non può interferire nell’esercizio del potere giudiziario, e quindi non gli hanno rivolto alcuna richiesta di impropri interventi in materia.

Napolitano ha espresso il suo vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia. Rammarico, in particolare, per quanto è accaduto ieri ed è sfociato in una manifestazione politica senza precedenti all’interno del palazzo di giustizia di Milano. Il Capo dello Stato, nel fare appello a un comune e generale senso di responsabilità perché non appaia messa in questione né la libertà di espressione di ogni dissenso né l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, ha auspicato un immediato cambiamento del clima venutosi a creare. Il Presidente Napolitano ha invitato il Comitato di Presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura ad un incontro in serata al Quirinale.

Alfano ha fatto sapere che difenderanno a spada tratta Berlusconi per quello che ritengono  un attacco strumentale. La tesi del centrodestra è che alcuni giudici “di sinistra con armi improprie stiano tentando di indebolire la figura del loro leader”. E ritengono che questo sia tanto più grave visto che accade all’indomani di una tornata elettorale in cui il centrodestra ha guadagnato il consenso di milioni di italiani.

Intanto il Cavaliere auspica che il prossimo Presidente non sia di sinistra: “Per il Quirinale il centrodestra non ha bisogno di chiedere a nessuno, e tanto meno alla sinistra, “candidati in prestito”, perché, dopo tanti Presidenti di un solo colore, ha invece diritto a rivendicare un candidato diverso e di altra estrazione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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