Bersani: “No governo Pd-Pdl. I Cinque Stelle come Lenin”
Pier Luigi Bersani intervistato da Maria Latella su Sky, pone una pietra tombale su un possibile governissimo Pd-Pdl: “È come mettere dei precari coperchi su una pentola a pressione. Non andrebbe bene, lo escludo in premessa, che alla fine di questo percorso venisse fuori l’idea che facciamo una specie di governo Monti senza Monti. Lasciamo stare. Dobbiamo partire dalle esigenze di cambiamento e di risposta alla questione sociale. Bisogna trovare una soluzione per avviare la legislatura con un pacchetto di misure su lavoro e moralità pubblica”. Oltre a bocciare un governo di larghe intese Bersani esclude l’ipotesi di Mario Monti al Quirinale: “Nella vita non si esclude mai niente. Non è che non pensassi a una cosa del genere mesi e mesi fa. Ma oggi è una figura che è pienamente dentro il gioco politico, le condizioni sono cambiate”.
[ad]Per quanto riguarda la formazione di un governo, Bersani si affida a Napolitano:” Il Quirinale prende in mano la situazione, mi affido al capo dello Stato che ha un compito difficilissimo. È una strada molto stretta, ma altre strade si rivelerebbero anche più strette. Tutte le soluzioni che prevedessero una compartecipazione delle forze dovrebbero essere larghissime e unanimi”. Il segretario democratico “spera” che non si voti a giugno e chiederà a Napolitano un “mandato pieno da premier”.
Bersani, saputo delle ultime critiche di Grillo al Pd, commenta sardonico: “Il M5S fa riunioni chiuse e poi vuole lo streaming quando va dal capo dello Stato, secondo un antico e conosciuto leninismo. Sono un cuneo… “Mi organizzo più o meno segretamente e poi approfitto di tutti gli spazi che la borghesia cogliona e capitalista mi offre”: non sono grandissime novità”.
Infine una battuta sul tanto contestato finanziamento pubblico ai partiti. Bersani rimane della sua idea: “Entro luglio una legge sul finanziamento ai partiti: servono solo piccole contribuzioni dei cittadini volontari, ma non sono disposto a rinunciare al concetto di finanziamento alla politica, perché senza soldi non si fa nulla, non si monta un palco. Noi del Pd non abbiamo miliardari, abbiamo volontari”.