Papa Francesco ai potenti “custodite creato”

Pubblicato il 19 Marzo 2013 alle 11:27 Autore: Giuseppe Spadaro

[ad]Iniziato il pontificato di Papa Francesco. In corso in Piazza San Pietro a Roma la prima messa ufficiale del nuovo pontificato. Tantissima gente, delegazioni da tutto il mondo. Per l’Italia presenti sia il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che il presidente del consiglio Mario Monti.  Il messaggio del Papa “Perfavore potenti custodite il creato e l’uomo”. Papa Francesco ha ricordato e salutato Benedetto XVI: “Gli siamo vicini con la preghiera, piena di affetto e di riconoscenza”. Dio – ha proseguito il sommo pontefice – non desidera una casa costruita dall’uomo, ma desidera fedeltà alla sua parola, al suo disegno, ed è Dio stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo Spirito.

DA BENEDETTO XVI A PAPA FRANCESCO

La croce non è più d’oro e le scarpe non sono più rosse. I paramenti liturgici sono più semplici ed il linguaggio è alla portata di tutti. Ma basta questo contrapporre Papa Francesco al Vescovo emerito Benedetto XVI? Quanto contano questi segni esteriori?

Forse è importante innanzitutto notare l’umiltà che accomuna questi due papi e la loro somiglianza quanto a prudenza nella difesa della dottrina. L’allora Cardinal Bergoglio reagì duramente alla proposta di legge che introduceva nell’ordinamento argentino le coppie omosessuali e quindi sui temi etici, ovviamente, è difficile credere che qualcosa cambierà.

Il vero punto cardine è l’assetto della Curia Romana: il Segretario di Stato avrà sempre gli stessi poteri o ci sarà una sorta di “consiglio” formato da 3 cardinali come auspicato da qualcuno? Chi ricoprirà gli incarichi di vertice sarà ancora qualcuno vicino al Cardinal Bertone? I corvi riprenderanno il loro lavoro? Oppure smetteranno spontaneamente di gracchiare? O saranno estirpati?

Le vere sfide di papa Francesco, che saranno cruciali per il proseguo del suo Pontificato,  riguardano la governance ecclesiastica. Certo, le premesse sono buone, ma per vedere e valutare le sue decisioni dovremo aspettare mesi.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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