Cipro – Parlamento boccia proposta prelievo forzoso

[ad]Il Parlamento di Cipro ha bocciato la proposta dell’Unione Europea di proporre. Trentasei i voti contrari. Diciannove astenuti ed un parlamentare assente. Tra i motivi principali che hanno indotto Cipro a bocciare la proposta dell’Unione Europea come condizione per concedere il finanziamento a sostegno dell’economia cipriota i rapporti tra Cipro e Russia. Tanti dei conti correnti depositati a Cipro appartengono infatti ai russi. Il ministro delle finanze di Cipro ora conta sul sostegno della Russia per chiedere l’estensione di un altro prestito di oltre due miliardi di euro.

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19 MARZO 2013

A Cipro il presidente Nicos Anastasiades non ha al momento una maggioranza parlamentare per approvare il prelievo forzoso sui depositi bancari. Il prelievo forzoso sui conti correnti depositati a Cipro serve perché l’Unione europea conceda l’aiuto di dieci miliardi di euro per salvare l’economia cipriota. Il Governo di Cipro ha proposto di esentare i conti correnti con depositi inferiori ai ventimila euro. E la proposta sarà uno dei punti in discussione durante la prossima seduta del Parlamento.

L’esclusione dei conti correnti con meno di ventimila euro metterebbe in discussione il raggiungimento dell’obiettivo che passa attraverso l’idea di fondo del prelievo forzoso. “Se i piccoli risparmiatori saranno esclusi dal prelievo forzoso proposto dall’Eurogruppo il governo di Nicosia non ce la farà a raccogliere dai depositi bancari la somma di 5,8 miliardi di euro chiesta dall’Ue” secondo il governatore della Banca centrale cipriota, Panicos Demetriades.

Per l’approvazione in Parlamento serve raggiungere una maggioranza di 29 deputati sui 56 che compongono l’assemblea ma difficilmente Anastasiades riuscirà a metterli insieme. Il suo partito Disy dispone di 20 seggi e dovrebbe poter contare sull’appoggio dell’alleato di governo Diko (destra) che ha otto deputati e forse su uno dei due parlamentari del partito Europeo (Evroko) e un altro indipendente che appoggia la proposta dell’eurogruppo. Molti esponenti del Diko avevano detto che non appoggeranno l’imposizione della tassa straordinaria definita “catastrofica” che prevede un prelievo del 9,9% sui depositi di oltre 100.000 euro e del 6,75% per quelli di importo inferiore. Comunisti e socialisti voteranno contro.

Quanto accade a Cipro sta creando fibrillazioni in tutta Europa. Anche se le dimensioni di Cipro non sono paragonabili a quelle di altri Paesi europei in difficoltà tanti osservatori sono dell’avviso che l’Unione Europea potrebbe riproporre il prelievo forzoso a fronte di nuovi prestiti che dovessero rendersi necessari per Paesi come la Spagna o l’Italia.