Anche queste elezioni amministrative sono state un banco di prova per gli istituti di rilevazione demoscopica, incaricati di fornire dei dati alla chiusura dei seggi che potessero anticipare con precisione l’esito finale senza dover aspettare il completamento dello scrutinio. Vista la rilevanza (demografica e politica) di alcuni dei maggiori comuni al voto (segnatamente, Milano, Napoli, Torino e Bologna) i dati a disposizione degli addetti ai lavori hanno cominciato ad affluire in quantità a partire dalla chiusura definitiva delle urne, lunedì alle 15, con l’intention poll di Digis per lo speciale elettorale di SKY TG. A seguire, citiamo i principali istituti che si sono cimentati nelle proiezioni: per la Rai, la IPR Marketing; per TeleNorba24 e RepubblicaTv, l’Istituto Piepoli; per SKY, Digis ha fornito anche le proiezioni; infine sullo speciale di La7, condotto da Enrico Mentana, le proiezioni della EMG ricerche.
Vediamo ora, per ciascuno dei 4 principali comuni, quanto sono andati vicini i singoli istituti al risultato finale:
[ad]A Milano erano molti i sondaggisti (compresi noi di Termometro Politico) ad aver previsto il ballottaggio come scenario più probabile; pochi, però, si sarebbero aspettati un vantaggio, peraltro netto, di Pisapia al primo turno. Lo si è visto già dal primo intention poll divulgato da Digis alla chiusura delle urne, che addirittura dava alla Moratti 4,4 punti di vantaggio. In seguito le proiezioni hanno dapprima diffuso dati in cui i due candidati erano vicinissimi; solo in un secondo momento Piepoli ha accreditato Pisapia di un vantaggio più consistente, per poi tornare – parzialmente – sui suoi passi, e infine diffondere dati in cui il vantaggio di Pisapia oscillava intorno ai 4-5 punti. Digis ha invece assegnato a Pisapia un vantaggio di 5 punti già alla sua prima proiezione, chiudendo con la terza in cui il vantaggio si era attestato sui 7 punti. EMG ed IPR sono stati molto più “prudenti” e solo nelle loro ultime rilevazioni hanno assegnato un certo vantaggio a Pisapia.
Anche a Napoli l’intention poll iniziale sembrava fotografare più la situazione attesa dai sondaggisti (Lettieri sopra quota 40, Morcone davanti a De Magistris) che non il dato effettivo. Menzione d’onore, in questo caso, all’Istituto Piepoli, che fin dalle primissime proiezioni ha diffuso dei dati generalmente più corretti rispetto ad altri (Lettieri sotto il 40%, De Magistris intorno a quota 30%, Morcone sempre sotto il 20%). Anche Digis, seppur qualche minuto dopo, ha fornito dati simili, ma tenendo De Magistris più basso, sul 25%. Mentre IPR, per la Rai, ha accreditato a lungo Lettieri di un risultato superiore al 40%.
Le agenzie non hanno riportato un gran numero di proiezioni relative a Torino; questo anche perché il responso finale delle urne è risultato immediatamente evidente a tutti: Fassino vincente al primo turno con grande distacco su Coppola. Anche in questo caso l’intention poll iniziale ha fornito un dato (Coppola ben sopra il 30%) che le successive proiezioni, anche quelle della stessa Digis, hanno poi ridimensionato.
Il caso di Bologna è uno dei più interessanti: qui, al contrario che altrove, l’intention poll aveva da subito rilevato, correttamente, un Merola sul filo del 50% al primo turno. Ma per diverse ore, le prime proiezioni (di IPR, Digis ed EMG) hanno accreditato il candidato PD di un risultato qualche punto inferiore. Solo in seguito, con l’aumentare della copertura campionaria, il dato si è progressivamente attestato sui valori risultati poi quelli effettivi a scrutinio terminato.