Pietro Grasso il discorso di insediamento
Particolarmente significativo anche solo sul piano simbolico, il primo giorno di legislatura, è stato l’atto di deposito dell’Atto n°19 dal titolo Disposizioni in materia di corruzione, voto di scambio, falso in bilancio e riciclaggio, che altro non sarebbe se non la traduzione in articoli di legge di quella parte degli otto punti di Bersani dedicata alla lotta alla corruzione.
La figura di Grasso è oggi l’occhio del ciclone politico, con il suo nome che sempre più spesso tende ad essere nominato in relazione ad un governo di alto profilo qualora Bersani non riesca ad avere la fiducia in Parlamento.
Proprio per questo insieme di ragioni il suo discorso di insediamento costituisce un valido punto di partenza per tentare di comprendere quale sia il profilo politico e soprattutto istituzionale dell’ex-capo della DNA.
Osservando le parole che circondano “Paese”, emergono con prepotenza “bisogno”, “dovere”, “oggi” e “giustizia”.Osservando il tag cloud discorso di Grasso, si nota immediatamente uno stile più pacato e riflessivo rispetto a quello della sua omologa della Camera dei Deputati Laura Boldrini.
La parola chiave, in modo quasi scontato, è “Paese”: si tratta di un capovolgimento di fronte rispetto alla Boldrini, un cambiamento di paradigma che sposta il baricentro del discorso dall’interno dell’Aula all’Italia. Se per il Presidente della Camera l’imperativo era il dovere morale di azione da parte dei deputati, secondo il Presidente del Senato il fulcro del discorso è invece il Paese.
Una differenza sottile, ma in un ambiente politico dove il rinnovamento delle istituzioni è divenuto un tema di vitale importanza, si tratta di una differenza fondamentale.
(Per continuare la lettura cliccate su “2”)