Monti e la promessa della ripresa economica
Monti ed il 2013. “Sarà l’anno della svolta, l’anno della ripresa”. Abbiamo sentito questa frase, che meglio sarebbe definire slogan, tante volte nei mesi scorsi ed a pronunciarla erano gli esponenti del governo guidato da Mario Monti. Ora che siamo agli ultimi giorni di lavoro a Palazzo Chigi per il Premier e l’esecutivo dei “professori” è tempo di bilanci. E ad aiutarci nell’esame al Governo viene in soccorso la recente analisi sull’economia italiana relativa al 2013.
[ad]Secondo le nuove previsioni la nostra ricchezza nazionale (il famoso Pil) non crescerà neanche questo anno. A dispetto di quanto i vari titolari dei dicasteri economici annunciavano fino a qualche tempo fa, l’anno in corso non vedrà sussulti positivi per la nostra produttività. “Prevediamo di uscire dalla crisi nel 2013. Tante cose non dipendono da noi, come il ciclo economico globale che deve riprendere velocità, ma le previsioni vanno in tal senso”. A parlare così era Vittorio Grilli, Ministro dell’Economia, lo scorso 17 ottobre.
Sempre Grilli aggiungeva: “l’anno prossimo l’effetto delle riforme strutturali inizierà ad avere visibilità”.
E non era da meno il collega Corrado Passera, titolare del Ministero dello sviluppo economico, che sottolineava: “Il 2013 sarà l’anno della crescita del Pil, che nel secondo trimestre del 2012 ha registrato un calo del 2,6 per cento rispetto al 2011. Lo sforzo e il sacrificio che abbiamo chiesto al Paese è stato importante, stiamo gestendo questa fase e confermiamo l’obiettivo di tornare in zona non negativa l’anno prossimo, cosa non scontata fino a qualche mese fa”.
Nulla di tutto questo: siamo ormai agli ultimi scampoli do governo tecnico e se c’è una promessa tradita, che segna il fallimento dell’esecutivo pieno zeppo di esperti di economia e di come rilanciare il Sistema Italia, questa è proprio quella della crescita nel 2013.
A cura di Paolo Trapani / www.promessepubbliche.com