Sondaggio LaPolis: elettorato M5s spaccato su fiducia a Bersani

Pubblicato il 27 Marzo 2013 alle 15:35 Autore: Giuseppe Martelli
sondaggio

In questi ultimi giorni tutte le attenzioni mediatiche sono concentrate su Bersani e sul percorso di incontri che il Premier incaricato sta tenendo da Venerdì. E’ evidente che non sembrano esserci spiragli di nessun tipo, soprattutto alla luce di due elementi oramai molto noti:

– Bersani  non risulta disponibile ad un’alleanza con il Pdl.

Grillo non risulta disponibile ad un alleanza con Bersani.

[ad]In questa condizione di stallo il segretario del Pd deve muoversi con molta attenzione, evitando di essere schiacciato internamente dalle continue e costanti pressioni del gruppo dirigente.

Proprio in questo scenario si colloca il nuovo sondaggio realizzato da LaPolis che, in definitiva, misura la volontà dell’elettorato grillino (di varia “provenienza) rispetto a possibili alleanze tra il M5S e il Pd.

I dati rivelano una spinta, da parte dell’elettorato Grillino, affinché si realizza un accordo programmatico tra i due principali partiti. In particolare, risulta evidente l’affinità, in termini percentuali, degli elettori 5 Stelle senza provenienza e gli elettori grillini provenienti dal centro-sinistra. I “due elettorati” sono sostanzialmente convinti della necessità di un accordo tra le due formazioni, ma i segnali a proposito non sembrano rassicuranti.

sondaggio lapolis

 

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Sarà importante osservare i prossimi sviluppi, anche se le possibilità di un esecutivo M5S-Pd appaiono scarse anche a causa dei “mal di pancia” interni ai rispettivi schieramenti. Da un parte Bersani deve fare i conti con parte del Partito che si oppone alla rincorsa a Grillo e chiede maggiori aperture a destra, mentre all’interno del Movimento la leadership carismatica e in-contendibile (nella forma e nella sostanza) di Grillo brucia ogni spazio di discussione.

Le soluzioni possibili iniziano ad essere poche e il tempo stringe. L’estremo tentativo potrebbe essere rappresentato da un premier esterno sostenuto da una maggioranza Pd-M5S, ma anche su questo tempo, Grillo e suoi non sembrano disponibili al confronto.