Il ministro degli Esteri Giulio Terzi si è dimesso dopo che negli ultimi giorni era stato il bersaglio di moltissime critiche per la gestione dello spinoso caso dei marò. Terzi ha dato le dimissioni essendo in disaccordo con l’operato del governo che ha deciso di rimandare in India Latorre e Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani.
[ad]”La mia voce è rimasta inascoltata – ha dichiarato Terzi durante la seduta alla Camera- Mi dimetto perché per 40 anni ho ritenuto e ritengo oggi in maniera ancora più forte che vada salvaguardata l’onorabilità del Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana. Mi dimetto perché solidale con i nostri due marò e con le loro famiglie”
“Saluto con un sentimento di profonda partecipazione e ammirazione i marò Latorre e Girone – continua il ministro – Ancora ieri le loro parole hanno dato uno straordinario esempio di attaccamento alla patria”. Infine l’accusa al governo: “Tutte le istituzioni erano informate e d’accordo sulla decisione di trattenere in Italia i marò. La linea del governo è stata approvata da tutti l’8 marzo”.
Il ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, critica la scelta del collega di dimettersi: “Il ministro Terzi ha riferito i fatti, e su questo siamo d’accordo. Io mi riferisco ai fatti Io mi riferisco ai fatti e non alle valutazioni espresse dal ministro Terzi, che invece non sono quelle del governo. Sarebbe facile – continua il ministro – dimettermi ma non lo farò. Sarebbe facile oggi lasciare la poltrona che comunque a breve lascerò al nuovo ministro che arriverà. Sarebbe facile, no cost, ma non sarebbe giusto e non lo farò. Per me le istituzioni vengono prima delle emozioni”, dice, pochi minuti dopo l’annuncio di Terzi.
Il presidente del Consiglio Mario Monti si è detto stupito per le dimissioni di Terzi: “Ho preso atto con stupore della dichiarazione del ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata resa alla Camera dei deputati nella quale ha annunciato le sue dimissioni. Dimissioni che non mi erano state preannunciate e non sono condivise dal governo, come ha già dichiarato il Ministro Di Paola. Domani riferirò alla Camera e al Senato sull’intera vicenda
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha definito “irrituali” le dimissioni di Terzi e ha convocato per stasera il premier al Quirinale. Stando ad alcuni dispacci dell’agenzia Adn Kronos, Terzi aveva concordato con il Capo dello Stato e il premier una versione del discorso diversa da quella poi pronunciata alla Camera.