Tutto in meno di un’ora: il confronto tra i capigruppo del M5S e Bersani si è concluso come previsto. Cioé con un nulla di fatto.
[ad]La novità più rilevante è stata la diretta streaming. Per ripetere, con ridondanza, ognuno le proprie posizioni. La posizione di Bersani è stata quella già espressa in tantissime altre occasioni. “Non farò un Governo senza cambiamento”. Gli stessi inviti rivolti ai due capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi si sono concentrati su quei punti su cui Bersani batte già dalla fase di campagna elettorale. “Avviamo la legislatura sull’acuto fronte sociale e sulla moralizzazione della vita pubblica”. Tanto da far rispondere a Roberta Lombardi “sembra una puntata di Ballarò”.
Tutto come previsto dicevamo. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno ribadito la richiesta di fiducia agli altri partiti. Come riferito a Napolitano chiedono di poter assumere la responsabilità della guida del Governo. A patto di farlo da soli e senza nessun punto di mediazione con quei partiti che hanno prodotto, secondo il loro punto di vista, i problemi che il Paese ha di fronte.
Nessun passo avanti quindi. L’unico risultato che Bersani porta a casa è la promessa da parte degli esponenti del Movimento 5 Stelle di voti favorevoli a quei provvedimenti che dovessero trovare la loro approvazione. Resta da superare il blocco della formazione del Governo. Bersani a questo proposito ha voluto ribadire la ferma convinzione di non accettare nessuna forma di “Governissimo”. Dopo l’incontro di stamattina Bersani forse avrà da riflettere a lungo su una frase eloquente espressa da Vito Crimi a nome del Movimento 5 Stelle durante il confronto: “siamo in una fase in cui vogliamo le prove”.
E l’altra parola chiave collegata al concetto di “prove” è la credibilità. Il Movimento 5 Stelle all’uninamità, al contrario della votazione sull’elezione del presidente del Senato Pietro Grasso, ha deciso di non accordare la fiducia a partiti privi di quella credibilità necessaria per fare ciò che si dice e dire ciò che si fa. Punto e a capo. Le tre minoranze, centrosinistra-centrodestra-Movimento5Stelle, continuano a restare tali.