Le dimissioni del ministro degli Esteri Terzi sono state per Monti “un atto inconsueto”. “Sono rimasto stupefatto per ciò che il ministro Terzi ha fatto e per ciò che non ha fatto. L’obiettivo di Terzi è – ha commentato il Professore – è altro e si vedrà” ,Il premier, intervenuto questo pomeriggio alla Camera per riferire sullo spinoso caso dei marò, ha dichiarato che la “decisione di non rimandare in India i due marò non avrebbe dovuto essere oggetto di precipitose dichiarazioni alla stampa, che il ministro Terzi ritenne invece di rilasciare, anticipando un risultato finale che non poteva ancora darsi per scontato”. Monti ha poi voluto precisare che dietro la decisione di rimandare indietro i due marò non c’è stato “alcun scambio” tra Italia e India: “Consentitemi di respingere con forza qualsiasi illazione su possibili scambi o accordi riservati con l’India o sul fatto che interessi economici abbiano influenzato l’attività del governo sul caso dei marò”:
[ad]Monti ha spiegato che “Obiettivo del governo è stato di tentare di isolare questa vicenda dall’insieme complessivo dei rapporti con l’India e la nostra priorità è stata di la sicurezza, l’incolumità e la dignità dei nostri due marò e di tutti gli italiani che si trovano in India”. “Il governo – ha continuato Monti – ha subito protestato con fermezza per il vulnus inferto e da quel 16 febbraio l’impegno mio personale e del governo è stato assoluto sollecitando più volte la condanna della comunità internazionale“.
Il premier ha poi rivelato che “Sussistevano rischi seri e oggettivi che l’Italia si trovasse isolata nella comunità internazionale e che si aprisse una crisi di grave proporzioni con l’India per questo ho deciso di assumere personalmente la responsabilità della condotta nella fase cruciale e finale della vicenda visto il grave acuirsi della crisi con l’India”. Infine ha concluso amaro: “Questo governo non vede l’ora di essere sollevato dall’incarico”.