Al momento siamo in grado di darvi conto dell’ultimissima rilevazione effettuata da un istituto previsionale molto attento ai venti di Bora, cui spesso vengono commissionate misurazioni da parte del quartier generale del Partito Democratico: a Milano la situazione sembra in linea con il primo turno, quando le correnti calde avevano spinto il mercurio fin oltre i 48°, lasciando al fresco, a quota 41, il comitato elettorale di Letizia Moratti. Insomma, i 7 gradi di margine sembrerebbero confermati e l’isola di calore sul capoluogo meneghino è piacevolmente accolta in via Pergolesi, sede del Pd milanese, dove si prefigura uno scenario ben oltre i 50 gradi.
Dalla Madonnina al Vesuvio, a Napoli nulla sembra essere certo, anche perché occorrerà valutare la disposizione delle varie correnti ascensionali che dieci giorni fa avevano sorprendentemente lasciato a secco la Prefettura, fermandosi sotto i 20 gradi. Stavolta le previsioni del tempo parlano di un confronto serratissimo, con i termometri però leggermente sopra ai 50 gradi in Tribunale: quel che è certo è che un paio di tacche di mercurio di differenza possono voler dire molto poco, in una città meteorologicamente instabile come il capoluogo della Campania.