L’ex ministro degli Esteri Terzi risponde, in un comunicato stampa, alle accuse rivoltegli da Monti ieri in aula: “la decisione di trattenere i Marò in Italia é stata presa collegialmente da tutto il Governo, e non è stata frutto di qualche mia “iniziativa personale”. Tale decisione – frutto di un modificarsi in senso positivo e concreto dello scenario, con la sentenza indiana del 18 gennaio che per la prima volta ammetteva che l’incidente è accaduto in acque internazionali – è stata da me resa pubblica *solo dopo l’approvazione da parte della Presidenza del Consiglio e dei Ministri interessati di un comunicato stampa* e della sua relativa diramazione, ed anche questo comunicato fu elaborato collegialmente”.
[ad]“Come funzionario dello Stato ligio da 40 anni alle procedure delle istituzioni – continua Terzi – non posso che respingere quindi al mittente le accuse di “aver informato” la stampa con eccessivo anticipo, ed è utile sottolineare come io non abbia mai anticipato notizie in modo autoreferenziale tale da influire negativamente sui rapporti con l’India o sulla gestione del dossier Marò”.
Infine Terzi ha negato che le sue dimissioni siano legate ad altre finalità politiche come ventilato ieri da Monti: “Aggiungo, dato che molti mi hanno chiesto lumi in proposito, che ho annunciato pubblicamente le mie dimissioni, atto che ritengo *legittimo* in democrazia, in occasione della mia audizione alla Camera, non per perseguire chissà quale finalità personale, ma perché trattandosi di una vicenda che mi ha coinvolto a livello istituzionale e personale, ho ritenuto proprio in quel momento – per rispetto delle verità che stavo riferendo in Parlamento, massima sede delle Istituzioni democratiche – che si rendesse per me *impossibile* proseguire nel mio impegno di Governo”.