Anche nel giorno di Pasqua Beppe Grillo non risparmia invettive contro l’attuale situazione politica italiana. Questa volta il leader dei Cinque Stelle rivolge i suoi attacchi contro i dieci saggi nominati da Napolitano nella giornata di ieri. “Il Paese non ha bisogno di fantomatici negoziatori o facilitatori del calibro di Violante, il gran maestro dell’inciucio, tanto per citarne uno, che operano come gruppi di saggi, non ha bisogno di “badanti della democrazia“, ma di far funzionare meglio il Parlamento e alla svelta” ha scritto Grillo nel post “Il Parlamento e i badanti della democrazia”. Dello stesso avviso Crimi, capogruppo M5s al Senato, che con un post su Facebook ha smentito le dichiarazioni più concilianti rilasciate ieri: “Avrei difficoltà a sedermi ad un tavolo con queste persone immaginandole come saggi facilitatori”.
[ad]Cauto sull’esperimento di Napolitano anche Dario Franceschini (Pd) “I cosiddetti saggi individuati ieri da Napolitano per uscire dall’impasse politica sono una soluzione utile, che può aiutare, ma che non può essere sostitutiva del luogo in cui certe decisioni si devono prendere, ovvero il Parlamento”. Sulla stessa linea d’onda Fabrizio Cicchitto del Pdl: “L’operazione dei saggi ieri adottata dal Presidente Napolitano ha un senso di coerenza con il nostro ordinamento generale, se nello spazio di sette-dieci giorni massimo gli esperti ci danno la traccia di un programma condivisibile dalle forze politiche impegnate nella governabilità, che danno sbocco ad essa impegnandosi a dar vita ad un nuovo governo che in tempi ragionevoli ma rapidi deve avere la fiducia del Parlamento”.