La rassegna stampa odierna si occupa delle polemiche seguite all’istituzione da parte di Napolitano di due commissioni di saggi che dovranno presentare ai partiti dei pacchetti di riforme urgenti. Il capo dello Stato ha tenuto a precisare che i 10 saggi avranno un mandato “chiaro” e “limitato”. Ma questo non è bastato a calmare gli animi dei partiti. Il più polemico sulla questione “saggi” è stato il Pdl. Il segretario Alfano ha chiesto che il lavoro dei saggi sia veloce così da “riprendere velocemente le consultazioni perché la casa brucia”. L’alternativa, ha poi concluso, “è il voto”. Dello stesso parere Berlusconi, secondo il quale, i due gruppi istituiti da Napolitano sono “una trappola per il centrodestra”.
[ad]Il Corriere apre con le parole di Napolitano: “Assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili. Per me questo è il peggior momento del settennato. Sono stato lasciato solo dai partiti”. Il Corriere rivela inoltre le “preoccupazioni del Cavaliere circa l’elezione del prossimo capo dello Stato”. Il Fatto Quotidiano scrive: “Anche Napolitano scarica i 10 saggi”. Per Repubblica “Berlusconi vuole rovesciare il tavolo”. Per il Sole 24 Ore dietro alle accuse si cela “la battaglia per il Quirinale”. Il Secolo XIX “Ma il Parlamento non aspetti Godot”. L’Unità: “Prima il presidente, poi il governo”. Per il Giornale “questi pseudoesperti non ci salveranno”. Giornale che attacca: “Occhio, ci rifilano Prodi. Pd e Grillo pronti all’intesa sull’ex premier al Quirinale”. Il Manifesto titola ironicamente: “Col de sac”. Libero scrive: “Prospettiva Cipro, occhio al portafoglio. La nomina dei saggi e la conferma di Monti fa felice la Germania: ora è più facile quel prelievo sulla ricchezza delle famiglie che Berlino vuole imporre per ridurre il debito”. Per Europa “sarebbe stato meglio il rinvio di Bersani”. Sempre Europa si domanda: “Si va verso un sistema presidenziale?”.