Tra i diversi sondaggi esposti durante la trasmissione Ballarò, il cartello che desta maggiore interesse è senz’altro il risultato delle coalizioni se si votasse oggi. Secondo il sondaggio Ipsos, a differenza di altre rilevazioni della stessa casa di sondaggio, sarebbe il centro-destra ad ottenere il premio di maggioranza alla Camera. Il risultato della coalizione guidata da Berlusconi sorprende per la rapidità con il quale il Cavaliere ha portato nuova fiducia verso il proprio blocco elettorale.
Cresce, ma si attesta al secondo posto, il centro-sinistra che passa dal 29,5 al quasi 32% dell’attuale sondaggio. Il distacco tra le due coalizioni è davvero minimo e inoltre va considerato che una campagna elettorale (la prossima) del tutto imprevedibile dal punto di vista dell’offerta politica, rischi di ribaltare completamente il pronostico.
Perde, ma soltando qualche decimale, Grillo che passa dal 25,6% al 25,1%. Difficile distinguere se ci sono stati e se sono in corso movimenti nell’elettorato grillino anche perché, come hanno dimostrato le ultime elezioni, sondare l’elettorato grillino non è facile.
Infine almeno due cose vanno segnalate. La prima riguarda un aspetto sistemico visto che, secondo i sondaggi, avremmo due coalizioni sopra il 30% a differenza dell’ultima tornata elettorale, dove nessuno ha raggiunto il 30%. Il secondo aspetto riguarda invece l’analisi dei flussi. In base ai dati, senza azzardare troppo, possiamo dire che sembra esserci una leggera erosione da parte di Berlusconi ai danni di Monti e, se pur in minima parte, anche sul versante Pd rispetto ai Ingroia, o a quello che ne resta.
Il segnale, oltre a non essere verificabile, non rappresenta sconvolgimenti particolari, ma segnala un timidissimo avvicinamento al “voto utile” come aspetto strutturale delle scelte di voto. Tali considerazioni nascono anche dalla sostanziale tenuta del M5S e dalla scarsa variabilità di astenuti e incerti delle ultime settimane.
Naturalmente ci sarò spazio e modo per verificare tali ipotesi. Intanto aspettiamo la partita per il Quirinale.